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Contro il nucleare, appuntamento in Piazza S.Oronzo

Data: 17/04/2011
Categoria: Appuntamenti delle Associazioni Lecce e provincia
Catena umana pacifica promossa da un ampio gruppo di associazioni per esprimere le numerose ragioni del dissenso al ritorno all'atomo
È in programma per domenica 17 aprile a Lecce, in Piazza S. Oronzo a partire dalle ore 11.30, una "catena umana pacifica contro il nucleare", promossa da un nutrito gruppo di associazioni che stanno dando vita ad un coordinamento salentino contro l'atomo. Queste le associazioni che hanno aderito all“iniziativa: Aioresis, ANPI Lecce, Ass. Cult. Follevola, Ass. Cult. Polemonta Calimera, Biocontestiamo, Cea Andrano, Ciclo Amici Lecce - FIAB, Cianfrusoteca, Circolo Arci Guagnano, Circolo Arci "Liberi Cantieri" Muro Leccese, Comitato Cambiamo Aria Galatina, Comitato Provinciale Brindisino "2 si per l'acqua bene comune e 1 si per fermare il nucleare", Comitato Soletano, Culturambiente ONLUS, Forum Ambiente Salute, Grilli Salentini, Gruppo Locale Greenpeace Lecce, Gruppo Veganimalisti Lecce, Gruppo WWF "Amici delle Cesine", Gruppo "Il Formicaio", Il Sostenibile.it, Legambiente Cutrofiano, Legambiente Porto Cesareo, Kurumuny Editrice, Le Miriadi 49-Turismo Responsabile, Maieutica Martano, Movimento No al Carbone Brindisi, Progetto Universitas, Pro Vita Puglia, Save Salento, Salento Università, Spazio Sociale Zei, Terra del Fuoco-Mediterranea, UDS Provincia Lecce, UDU Lecce, WWF Salento. Numerosi i motivi per partecipare, come sottolineano i promotori dell'iniziativa, a partire dalla pericolosità dell'atomo e dalla questione dei costi, fino a ricordare il fatto che il nucleare non genera indipendenza energetica. In conclusione, come precisa il nascente coordinamento, "il nucleare più è lontano e minori sono i rischi. Alcuni sostengono che il rischio nucleare c“è già, essendo l“Italia circondata da reattori. » una affermazione scorretta: anche se non è mai nullo, il rischio per le conseguenze di un incidente diminuisce maggiore è la distanza dalla centrale. Le Alpi, come si è visto nel caso di Cernobyl, sono una parziale barriera naturale per l“Italia". Dunque, su queste basi, tutta la cittadinanza è invitata a partecipare colorando la piazza di giallo e verde (portando magliette, cappellini, giubbini catarifrangenti, ecc.), uniti (senza simboli di associazioni o partiti) per ribadire ancora una volta una scelta di pace che guarda al futuro!

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