La Sila Grande
Categoria: Appuntamenti delle Associazioni Lecce e provincia
Escursione promossa da Anreotrek tra le meraviglie dei boschi calabresi

L'associazione Arneotrek organizza per il 29 e 30 settembre un viaggio alla scoperta della Sila grande in Calabria. La Sila, più che una catena di montagne in senso stretto, è un dolce altipiano dove la cima più elevata è Monte Botte Donato con i suoi 1928 mt. La Sila, Selva Brutia dei Romani, è suddivisa nelle "tre Sile": Sila Greca, Sila Grande e Sila Piccola. Pochi si aspettano di trovare qui, nel profondo sud, immense foreste di conifere che si aprono solo per accogliere laghi cristallini, ma anche pascoli, praterie e radure fiorite, caratterizzate dalla presenza di una varietà di specie vegetali sia erbacee che arboree. L'altipiano è in realtà un labirinto ondulato di valli separato da dorsali montuose che si estende su più di 150.000 ettari, con ambienti naturali che nulla hanno da invidiare a quelli alpini, perchè ricchi di una grande varietà di specie animali e vegetali, non solo tipicamente meridionali, ma anche alpine e orientali. E poi le foreste, che ricoprono i monti quasi sempre fin sulla cima, hanno un valore speciale (per esempio il massiccio del Gariglione, il cui termine deriva da "cariglio" che in dialetto calabrese viene usato per denominare il cerro). Sono cattedrali di conifere, più esattamente di pino laricio, una specie così tipica da queste parti da essersi meritata il nome di pino silano, che coprono con un manto ininterrotto, tessuto anche da trame di faggio, la Sila Grande e la Sila Piccola e sfumano in boschi di latifoglie alle quote più basse e nella Sila Greca (così chiamata per gli influssi culturali orientali a cui fu soggetta). Quelle di oggi non sono le originarie, distrutte tra la fine dell'800 e l'inizio del 900, ma sono comunque di grande bellezza e valore. I laghi Cecita, Arvo, Ampollino e Ariamacina sono bacini artificiali sfruttati per usi idroelettrici; essi accentuano l'impressione di trovarsi in un angolo alpino, circondati dall'endemico Pino Calabro (Pinus Nigra varietà Calabricus) che edifica consistenti conifere definibili come "scure". Nella loro acque, inoltre, nuotano trote, anguille, carassi, persico, etc.. La flora della Sila è costituita da: pino laricio, faggio, abete bianco, ontano nero e napoletano. Tra la fauna merita una menzione il lupo, e poi il capriolo, il gatto selvatico, tasso, martora, scoiattolo nero, cinghiale, lepre, volpe, picchio rosso e verde e nero, cincia, astore, nibbio, poiana, allocco, gufo comune e reale, riccio, salamandra dagli occhiali. Percorso: escursionistico [E] Da portare con sè: scarpe ed abbigliamento tecnico, zainetto contenente (acqua, kit di primo soccorso, pranzo a sacco, una torcia), macchina fotografica. La prenotazione è OBBLIGATORIA entro e non oltre il 26 settembre. Prima si prenota e prima si ha diritto alla precedenza.
Torna all'elenco degli eventi