Pedalare per le vecchie vie salentine
Categoria: Appuntamenti delle Associazioni Lecce e provincia
I Cicloamici di Lecce ospitano i colleghi di Verona per una nuova ed entusiasmante pedalata tra le vecchie vie del Salento, perfette per i ciclisti che si vogliono muovere godendosi il paesaggio

Tutto il Salento è una vasta pista ciclabile. Basta imboccare una strada denominata “Vecchia” per giungere in ogni dove con tranquillità: “Via Vecchia Carmiano”, “Via Vecchia Frigole”, “Via Vecchia San Donato” e molte altre di queste antiche vie formano una preziosa maglia di collegamenti ciclabili tra la miriade di centri urbani, borghi e marine che costellano la penisola salentina. Se un tempo erano sfruttate intensamente da carri e viandanti, oggi lo sono un po’ meno per la gioia dei ciclisti e podisti che si muovono in tutta sicurezza lontano dal traffico, godendosi il paesaggio tra uliveti, vigneti e greggi.
Da Lecce, è proprio infilandosi in una di queste “vecchie”, e precisamente in Via Vecchia Copertino, che si giunge sullo Jonio, rasentando Rudiae e Copertino fino alla Palude del Capitano, un’area umida di straordinaria bellezza e ricchezza naturalistica che si estende lungo una breve fascia costiera a sud di Sant’Isidoro, affollatissima marina di Nardò fortemente antropizzata nel corso di mezzo secolo, ad eccezione di quest’oasi che è sopravvissuta all’insediamento umano perché zona malarica e geologicamenteinstabile.
Questo specchio d’acqua, oggi inserito nel Parco Regionale di Porto Selvaggio, è Impropriamente chiamato palude; in realtà è una laguna creatasi in una dolina, ossia una voragine originata dal crollo di una caverna carsica, in dialetto salentino denominate ”spunnulate”, letteralmente “sprofondate”. Numerose sorgenti di acqua dolce e una fitta rete di canali sotterranei comunicanti col mare hanno riempito le cavità, creando così un piccolo laghetto incredibilmente trasparente in cui vegeta la filiforme ruppia (Ruppia maritima), e nelle cui acque salmastre proliferano cefali e anguille.
Il suo nome deriva da una leggenda popolare che narra di un capitano di mare, che, stanco di navigare per il mondo, decise di fermarsi in questa zona di quiete e tranquillità costruendosi una casa in prossimità della laguna.
In tutta l’area protetta crescono specie endemiche proprie della macchia mediterranea, che si presenta bassa e rada a causa del substrato povero tipico della gariga costiera. Molto diffusa è la Salicornia (Arthrocnemum glaucum), ma rilevante è la presenza dello Spinaporci (Sarcopoterium spinosum), un arbusto basso e spinosoconsiderato una delle specie più rare della flora italiana.
L’escursione sarà anche l’occasione per accogliere i trenta ciclisti della Associazione FIAB Amici della Bicicletta Verona, giunti a Lecce per una ciclovacanza di una settimana che li porterà a visitare i luoghi più suggestivi e significativi del Salento.
Il programma prevede inoltre, per chi vorrà, la visita al magnifico Castello di Copertino (ingresso + guida specializzata € 3) e un pranzo a base di prodotti tipici caseari presso l’accogliente Masseria Bellimento (euro “fai da te”).
Ritrovo: domenica 21 aprile 2013 ore 9 a Porta Rudiae;Partenza: ore 9:30;Rientro a Lecce: ore 17:30 ca.; Percorso A/R: km 75 ca.; Difficoltà: media. L’itinerario si svolge prevalentemente su strade asfaltate con scarso traffico automobilistico. Brevi tratti di sterrato anche impegnativo; Bici consigliate: qualsiasi tipo, purché efficiente. Preferibilmente con copertoni larghi; Quota di iscrizione: 5 euro a fini assicurativi (per i non soci);Dotazioni standard: acqua, accessori antiforatura, luci efficienti e gilet ad alta visibilità. E' consigliato l'uso del casco; Pranzo: al sacco o con acquisti presso la Masseria Bellimento;
Info & Capigita: Pierluigi Santo (pierluigi.santo@gmail.com - 334 3293621), CosimoLaddomada (cosimota@yahoo.it) e Lina Renna.
NB: Nel caso di condizioni meteo particolarmente avverse, la pedalata sarà annullata.
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