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Alle colonne romane di Torre Chianca e Isola della Malva

Data: 09/06/2013
Categoria: Appuntamenti delle Associazioni Lecce e provincia

Un'escursione con Ciloamici Lecce

Un'escursione con Cicloamici Lecce domenica 9 giugno alle colonne romane di Torre Chianca e Isola della Malva.
Partendo da Lecce si pedalerà in direzione dello Jonio con destinazione Torre Chianca, località costiera inclusa nell’area Marina Protetta di Porto Cesareo. Il percorso si svolgerà dalla Valle della Cupa alla Terra di Arneo, tra vasti appezzamenti di vigneti e uliveti, su strade poderali poco trafficate. Si attraverseranno gli agri di Arnesano, Carmiano, Leverano, Veglie e Nardò pedalando in un’antica zona palustre sottoposta a bonifica fin dal tardo ‘800, e oggi attraversata da canali scavati per favorire il deflusso delle acque piovane nelle vore. Lungo il tragitto si visiterà la bellissima Masseria Trappeto (XVI-XVII sec. d.C.), per poi giungere alla nostra destinazione: la torre costiera di Torre Chianca o di Santo Stefano (XVI sec. d.C.) eretta dagli spagnoli a difesa del territorio dalle incursioni dei pirati Saraceni.
Nella seconda guerra mondiale fu utilizzata dal Regio Esercito Italiano come postazione di artiglieria, e dopo l’armistizio divenne un bersaglio per l’addestramento dei piloti tedeschi che lanciarono bombe di cemento dai cacciabombardieri Stuka di base a Leverano (Le).
Tracce dei bombardamenti sono visibili anche nell’antistante Isola della Malva, così chiamata per la presenza di malva arborea (Lavatera arborea), raggiungibile a piedi attraverso un basso fondale.
Nel mare di Torre Chianca, immersione a circa m 50 dalla riva e m 5 di profondità per ammirare le Colonne Romane (II-III sec. d.C.), sette monoliti di marmo caristio (denominato anche marmo cipollino), di diametro variabile fra i cm 70 ed i cm 100 e della lunghezza di circa m 9.
Oggi sono visibili solo cinque delle sette colonne, ed un grande blocco marmoreo squadrato, e sono in buono stato di conservazione; la loro posizione perfettamente parallela, affiancate l’una all’altra in direzione della via navigabile verso l’insenatura di “Scalo di Furno”, fa pensare ad un naufragio che avrebbe consentito alle colonne di rimanere adagiate, così come erano disposte nella stiva della nave proveniente dall’Egeo.

Nel tardo pomeriggio la compagnia si dirigerà verso la collinetta Zanzara (67 m s.l.m), inconfondibile punto di riferimento per i due enormi serbatoi di acqua che la sovrastano, dove la condotta Sele-Calore dell’Acquedotto Pugliese si biforca verso Lecce e il sud Salento.
Da questa altura si potrà ammirare la Pianura Salentina e rimarrete stupiti dall’estensione e bellezza di questo bassopiano. Si proseguirà poi verso la Masseria Zanzara (XVI sec. d.C.) per ammirare un maestoso albero di fitolacca (Phytolacca dioica) ed una cisterna visitabile dall’interno.

Rientro: prima del tramonto;
Percorso: di circa 62 km, prevalentemente asfaltato, con alcuni tratti sterrati di buona qualità;
Bici consigliata: trekking o mountain bike; city bike solo per esperti;
Dotazioni obbligatorie: acqua, pranzo a sacco, luci efficienti anteriori e posteriori, accessori anti foratura, gilet ad alta visibilità, caschetto protettivo; facoltative, ma fortemente consigliate: maschera e pinne da sub, costume da mare e asciugamano, crema solare;

Nel caso di condizioni meteo particolarmente avverse, la pedalata sarà annullata.


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