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No al parcheggio, si al giardino

Data: 12/04/2014
Categoria: Appuntamenti delle Associazioni Lecce e provincia

Presidio popolare in Piazza Tito Schipa promosso dal Comitato tutela e valorizzazione eco-archeologica contrario al progetto di di mega parcheggio del Centro commerciale

Per difendere la storia, la cultura e l'ambiente della città di Lecce, sabato 12 aprile dalle 16.30 alle 19.30 si terrà in via Marconi, all'angolo di piazza Schipa – Santa Maria del Tempio, il presidio popolare “No al parcheggio, si al giardino”, iniziativa del Comitato tutela e valorizzazione eco-archeologica nato per difendere la piazza dal progetto di mega parcheggio del Centro commerciale previsto nell'area. L'iniziativa nasce per valorizzare le antiche testimonianze della zona, la cripta di Santa Lucia e la tettoia Liberty come luogo di aggregazione sociale e di mercato, contrapposta al progetto del Comune che, secondo i promotori, andrà ad accentuare il traffico e lo smog del quartiere. Nel pomeriggio sono previsti interventi di cittadini ed esperti, attività creative, musicali e di animazione cui tutta la cittadinanza è invitata a partecipare. 

L'intento ultimo è di sostenere un progetto di trasformazione a giardino dell’area, tutelare le antiche testimonianze, far rivivere la tettoia liberty, liberare dal degrado la Cripta S. Lucia, riqualificare il quartiere è affermare una nuova concezione della città.

Ecco un breve resoconto della storia del progetto realizzato dallo stesso Comitato:

Nel febbraio 1971 il Convento rinascimentale di S. Maria del Tempio, con annessa chiesa,veniva abbattuto, per la folle scelta dell’amministrazione comunale,sorda anche ai richiami della Sovrintendenza. Era stato un centro culturale e sociale, oltre che religioso, eretto all’inizio del 500, su precedenti strutture tardo medievali. Ubicato nell’area da dove  probabilmente partiva l’antica strada messapico-romana tra Lupiae e il suo primo porto a sud di San Cataldo. La demolizione del convento era stata pianificata già dal 1954, con la prospettiva  della speculazione edilizia; dagli anni 80 la fissa del parcheggio, adiacente all’ACI.

Diversi progetti si susseguono, pagati lautamente con le finanze pubbliche. Negli anni '90, i primi sondaggi archeologici; nel 2006 parte il projet financing, per la realizzazione di megaparcheggio e centro commerciale, dove inglobare la tettoia a semplice orpello decorativo; nel 2010 il contratto tra Comune e la ditta vincitrice.

Gli scavi di bonifica dell’area riservano però inattese sorprese. Dal sottosuolo, quasi a rivincita rispetto alla barbarica distruzione, emerge uno spaccato unico della storia architettonica medievale e rinascimentale, con reperti interessanti e locali ancora ben conservati. I lavori si fermano, in quanto un iniziale ok della Direzione beni culturali è però accompagnato da prescrizioni forti a tutela dell’area, inascoltate e oggi ribadite!

Come si può rispettare le stesse e insieme distruggere il sito culturale per costruire 500 posti auto su tre piani interrati, ed altri sopraelevati?Per gli esperti un megaparcheggio attrae il  traffico. Perché accentuare caos e inquinamento in un’area a ridosso del centro storico che ne andrebbe liberata? Gli esercizi commerciali del quartiere saranno felici della nuova concorrenza?

Lecce, candidata a Capitale europea della cultura, può immolare una importante testimonianza di essa ad un progetto commerciale che accentua il degrado da smog, traffico e spazi cementificati?


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