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“U stisso sangu”

Data: 15/12/2009
Categoria: Film e Documentari
Un film sul dramma dei migranti che sbarcano in Sicilia. Per far percepire l'immigrazione non come problema di sicurezza ma di dignità umana
Il film, realizzato da Francesco Di Martino e Sebastiano Adornò, fotografa il dramma dell“immigrazione. L“intento è quello di far percepire il fenomeno dell“immigrazione non come un problema di sicurezza ma di dignità umana. "U stisso sangu storie più a sud di Tunisi" è un film/documentario che racconta il dramma dei migranti che arrivano in Sicilia attraverso le loro parole, i loro sguardi, le loro storie. Il film, realizzato da Francesco Di Martino e Sebastiano Adornò, fotografa in tutta la sua drammaticità il fenomeno dell“immigrazione. La prospettiva dei due autori è quella di far percepire il fenomeno dell“immigrazione non come, comunemente rappresentato, un problema di sicurezza ma come un problema di dignità umana di persone come noi, cariche di sogni, speranze, tragedie e umiliazioni personali. "U stisso sangu", infatti, non è un film, nel senso più autentico del termine, ma un racconto. Il racconto che testimonia come la parola "viaggio" si colleghi alla "speranza" e di come la prospettiva di una realtà possa cambiare a seconda che la si guardi da una parte o dall“altra del Mediterraneo. Somalia, Etiopia, Sudan, Libia, Algeria. Sono queste le tappe dell“odissea di viaggio di moltissimi migranti che approdano in Sicilia e finiscono il loro calvario in barconi carichi di persone nelle acque di Portopalo, Pozzallo, Vendicari, Marzamemi.. Il film "getta uno sguardo su questa parte della Sicilia, sull“altra stagione, non quella delle spiagge e delle granite, ma su quella che inizia ad aprile con la prima carretta del mare che viene trovata dalla guardia costiera. Un lavoro oggi più che mai necessario, visto il dilagare di una mentalità fortemente chiusa dal razzismo, dal fastidio verso il diverso. Una mentalità che si scorda il passato, non si ricorda di quando eravamo noi a partire con la valigia di cartone. In fondo abbiamo u stissu sangu, dicono gli autori". "Fin dall“inizio abbiamo pensato che questo film dovesse in qualche modo avere una diffusione diversa da quella dei canali standard cinematografici spiega Francesco Di Martino . Il nostro intento non era quello di creare un prodotto cinematografico, ma più che altro creare un lavoro cinematografico che potesse essere divulgato nei canali studenteschi universitari, circoli culturali e associazioni, insomma dove c“è gente che ha voglia di dare uno sguardo al cammino e tutte le difficoltà che i migranti affrontano una volta sbarcati in Sicilia".


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