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Cercando di farcela

Data: 16/03/2010
Categoria: Film e Documentari
Ispirato al cinema muto di Chaplin, un film in cui recitano ragazzi disabili e che da voce agli ultimi, all'emarginazione, mostrando l'arroganza del potere e il fascino dei sogni
"La maggior parte di noi vive sguazzando nelle fogne, solo che alcuni lo fanno guardando le stelle", dice citando Oscar Wilde un Vinicio Capossela a colori che ci introduce nel mondo onirico del mediometraggio "Cercando di farcella". La pellicola, ispirazione chiaramente al cinema muto chapliniano/keatoniano, volge poi al bianco e nero. Diretto da Peppe Barbera e Andrea Nataloni, il film è prodotto dalla cooperativa sociale "Il Camaleonte" in collaborazione con Anffas onlus Civitanova Marche. Il progetto nasce dalla voglia di far divertire i ragazzi del centro e coinvolgerli in un“esperienza bellissima come quella del cinema. Infatti sono proprio loro i protagonisti della pellicola. La storia è ambientata ad Ailati nel 1930. Il protagonista è un mimo, interpretato da Paolo Mercuri, che cerca di sopravvivere grazie alla sua arte di strada. L“altro è un clochard che vive di espedienti, interpretato da Andrea Bartolini. Entrambi si ritrovano braccati da due poliziotti non esattamente competenti e che vogliono arrestarli. Secondo la legge vigente sognare è reato e i due, in quanto sognatori, non possono restare in libertà. Vedremo quindi i due protagonisti vivere una serie di rocambolesche avventure cercando di sfuggire alla prigione e che li porteranno a stringere una grande amicizia. "Cercando di farcela" è una pellicola che fa riflettere, sull“importanza dei sogni ma anche sulla società in cui viviamo. Soprattutto è un“opera ancor più importante, nel suo piccolo, perchè prende in considerazione una realtà troppo spesso lasciata da parte. è una storia con un“ambientazione retrò, ma in verità, è solo un pretesto per parlare dell“attualità. E“ una metafora. Ciò che capita ai due protagonisti, ovvero venire perseguitati dal sistema perchè colpevoli di essere liberi e sognatori, è ciò che sta succedendo in questa società dove, appunto, si cacciano via e si multano i senzatetto perchè "disturbano il decoro urbano". In questo piccolo film si parla degli ultimi, di emarginazione, dell“arroganza del potere, della bellezza che c“è nel rifiutare le regole. Del fascino dei sogni. Nella città dall'emblematico nome di Ailati, è ambientata l'ironica quanto commovente storia dell'amicizia tra due sognatori di strada, un barbone ed un mimo, braccati dal goffo duo di poliziotti. "» ciò che sta succedendo in questa società dove, appunto, si cacciano via e si multano i senzatetto perchè disturbano il decoro urbano", ha dichiarato Peppe Barbera. L'innovazione è rappresentata dal cast, quasi interamente costituito dalle persone che la nostra società attualmente chiama "diversamente abili". La squadra degli attori è stata infatti reclutata all'Anffas onlus di Civitanova Marche, dove Peppe Barbera presta servizio da qualche tempo.


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