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Linee di confine

Data: 29/04/2010
Categoria: Film e Documentari
Un documentario per raccontare il difficile ritorno alla normalità dopo un infortunio sul lavoro. Dalla riabilitazione, al reinserimento, al sogno delle Paralimpiadi
Cinque storie di vita per raccontare il difficile ritorno alla normalità dopo-l'infortunio. Si chiama "Linee di confine" il documentario realizzato da Gianfranco Pannone per l'Inail che racconta - attraverso la voce di chi l'ha vissuto sulla propria pelle - la capacità di superare gli ostacoli e le difficoltà, anche dopo aver riportato una grave disabilità. Dalla riabilitazione al reinserimento, fino al sogno delle Paralimpiadi, Valentina, Simonetta, Eleonora, Marco e Lido, si alternano davanti alla telecamera per parlare di come è cambiata la loro vita dopo l'incidente, ma anche per sottolineare i tanti disagi della vita di tutti i giorni che restano ancora da superare. A cominciare dallo stereotipo del "disabile" che ognuno di loro si porta suo malgrado addosso, fino alla difficoltà di indossare una protesi e immaginare una vita relazionale normale. Ma la loro è anche la voce di chi ce l'ha fatta e che grazie all'aiuto delle istituzioni - prima fra tutte l'Inail - oggi può immaginare un futuro migliore. "L'obiettivo del documentario è quello di far conoscere ciò che riesce a fare l'Istituto , portar fuori la sua mission", sottolinea il regista. "Nell'Inail ci sono delle positività che non sono solo di maniera, ma reali, che non si conoscono e che ho cercato di far emergere, grazie al contributo dell'equipe di Roma Centro". L'iniziativa si inserisce negli undici progetti che l'Inail Lazio sta portando avanti dal 2009 e che puntano oltre all'analisi del fenomeno infortunistico alla prevenzione e alla formazione nei luoghi di lavoro. Attenzione particolare è riposta sugli incidenti "in rosa", che riguardano cioè l'universo femminile.


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