Servizio Civile: a Montesano il nuovo assessore regionale

Data: 07/05/2010
Categoria: Altre News Si è tenuto ieri giovedì 6 maggio, presso l'auditorium parrocchiale S.Giovanni Bosco a Montesano Salentino, un incontro seminariale sul "Servizio civile in Puglia" con la presenza del neoassessore regionale alle Politiche Giovanili Nicola Fratoianni. Il seminario ha visto dapprima una serie d'interventi da parte di esponenti della giunta comunale di Montesano Salentino e del mondo associativo tutti tesi a sottolineare il grande valore sociale e formativo del Servizio civile volontario. In particolar modo si è ripercorso l'iter storico attraverso il quale nel corso degli ultimi 40 anni si è passati dal Servizio civile come obiezione di coscienza al servizio militare, fino all'attualità dei giorni nostri quando l'abolizione della leva obbligatoria ha reso il Servizio civile volontario. Da queste premesse si è snodato l'intervento della Dott.ssa Myriam Di Bari responsabile dell'Ufficio Regionale del servizio civile, la quale ha sottolineato l'importanza del processo che ha visto la nascita degli Albi Regionali nel 2006 concernenti l'accreditamento degli enti per i progetti di servizio civile. Ciò avrebbe portato ad una maggiore territorializzazione e quindi efficacia delle varie azioni d'intervento. In particolar modo le associazioni di volontariato della provincia di Lecce, secondo i dati forniti dalla Dott.ssa Di Bari, si sarebbero mostrate estremamente sensibili nella progettazione e attuazione concreta di numerose azioni formative e socialmente rilevanti legate all'opportunità offerta dal Servizio civile. Infine l'intervento dell'Assessore alle Politiche Giovanili Nicola Fratoianni si è soffermato sul legame esistente tra una certa idea della politica intesa come servizio e come dono e i valori del mondo del volontariato. In tal senso ha auspicato un rapporto di stretta collaborazione tra volontariato e politica fondato su questa base comune. Fratoianni ha inoltre ribatito il ruolo d'avanguardia della regione Puglia in questi ultimi anni rispetto alle politiche giovanili prese a modello anche a livello europeo, in quanto legate ad un'idea del protagonismo giovanile per cui i giovani non vanno considerati soggetti finali di proposte decise altrove, ma come protagonisti con cui costruire insieme idee e progettualità.