Donazione degli organi, nuove regole dal Parlamento Ue
Data:
21/05/2010Categoria: Altre News
Ogni paese dovrà avere un'autorità competente responsabile degli standard di qualità e sicurezza. Approvata dal Parlamento Ue una proposta di direttiva per far aumentare le donazioni
Ogni paese dovrà avere un'autorità competente responsabile degli standard di qualità e sicurezza degli organi umani destinati al trapianto. Gli Stati membri dell'Ue potranno prevedere meccanismi piu' facili per lo scambio di organi.
Sono due dei punti cardine della proposta di direttiva approvata dal Parlamento Ue sulla donazione e i trapianti di organi. Ma i deputati hanno anche esortato gli Stati membri a prevedere l'inclusione della volontà di donazione nei documenti principali dei cittadini e di consentire l'adesione on line al registro dei donatori. Lo scopo e' far aumentare le donazioni. Il trapianto di organi, infatti, in certi casi, rappresenta la sola cura possibile. Ma oggi i tempi di attesa sono lunghi (sono circa 60.000 pazienti in lista d'attesa nell'Unione) e ogni giorno 12 persone muoiono in attesa di ricevere la donazione. Per questo l'europarlamento ha varato una serie di nuove regole per facilitare la donazione di organi, il trapianto e lo scambio fra Stati membri.
Un primo passo importante per facilitare la donazione d'organi sarà la designazione, in ogni Stato membro, di un'autorità competente, responsabile per gli standard di qualità e sicurezza degli organi umani destinati al trapianto. Questa autorità avrà il compito di stabilire le norme da rispettare in tutti gli stadi del procedimento, dalla donazione al trapianto, sulla base dei criteri approvati a livello europeo. Gli Stati membri avranno inoltre la facoltà di imporre criteri più severi di quelli dell'Unione. L'autorità approverà le organizzazioni per l'approvvigionamento di organi e i centri di trapianto, allestirà un sistema di gestione e relazione per le reazioni avverse, raccoglierà i dati sui trapianti effettuati e supervisionerà gli scambi di organi tra gli Stati membri e i paesi terzi.
Nella direttiva ci sono anche misure di protezione più ampia possibile ai donatori viventi. La donazione di organi deve essere "volontaria e non remunerata", ma il principio di non remunerazione non deve ostacolare i donatori viventi dal ricevere una compensazione per un'eventuale perdita di denaro dovuta alla donazione. Gli Stati membri dovranno comunque vietare qualsiasi pubblicizzazione della necessita' o della disponibilità di organi a scopo di lucro. Per facilitare la cooperazione, la Commissione costituirà un network di autorità competenti e stabilirà le procedure per lo scambio di informazioni tra gli Stati membri. Questi ultimi potranno anche stabilire accordi con le organizzazioni europee per lo scambio di organi e delegare a tali enti alcuni compiti relativi allo scambio di organi. Dopo la sua entrata in vigore, gli Stati avranno due anni di tempo per trasporre la direttiva nella legislazione nazionale. Infine i deputati esortano "a invitare i cittadini a iscriversi nel registro dei donatori quando richiedono il passaporto o la patente di guida e a includere nella carta d'identità e negli altri documenti una nota che li identifichi come donatori di organi". Gli Stati membri dovrebbero anche permettere "l'iscrizione online al registro dei donatori".
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