Prepensionamento, Comitato familiari: “Partecipato a una legge senza precedenti”
Data:
26/05/2010Categoria: Altre News
Dopo l“approvazione alla Camera, il testo di legge passa ora al Senato. Diverse le modifiche introdotte: la distinzione tra dipendenti pubblici e privati e l'esclusione dal beneficio di alcune categorie, tra cui i lavoratori della scuola e degli enti locali
Nel corso della seduta del 19 maggio scorso, la Camera ha approvato le "Norme in favore dei lavoratori che assistono familiari gravemente disabili". Il testo, che ora passa all“esame del Senato, rappresenta la sintesi di 14 proposte di legge e di 15 anni di battaglie soprattutto da parte del Comitato prepensionamento per i familiari di disabili gravi e gravissimi.
Rispetto alle versioni discusse in questi anni, tuttavia, il testo che era nato per riconoscere il lavoro di cura prestato da familiari alle persone disabili, quale lavoro usurante e dunque attestato per il prepensionamento, rispetta in parte la vocazione iniziale escludendo alcune categorie di persone dal beneficio. Ad esempio le agevolazioni cambiano a seconda che il familiare lavoratore sia un dipendente pubblico o privato. Per i dipendenti pubblici non si tratterà di prepensionamento propriamente detto ma di "esonero anticipato dal servizio" con una retribuzione complessiva pari al 70% di quella percepita all“atto dell“esonero. La legge poi, mentre non definisce in questo caso il livello di parentela, diventa puntuale nella definizione del grado di disabilità. La persona da assistere deve infatti possedere un doppio livello di disabilità: quella certificata ai sensi della legge 104/90 e l“inabilità totale, con l“esclusione di quella civile. Non sono contemplate nel testo appena approvato le invalidità gravi derivanti da cause di servizio, di lavoro o altro.
Invece, in via sperimentale per il triennio 2010-2012, per i dipendenti del settore privato e per gli autonomi iscritti all“Inps, è previsto un vero e proprio prepensionamento, cioè l“anticipazione del trattamento pensionistico. Non poche le clausole per l“attuazione. L“agevolazione può essere richiesta solo dal coniuge, dal genitore o dal figlio della persona disabile a condizione che riesca a dimostrare l“assistenza continuativa per almeno 18 anni, che abbia 60 anni (nel caso di uomini) e 55 (nel caso di donne) e che abbia regolarmente versato per 20 anni i contributi previdenziali. Identiche rimangono invece le condizioni per definire il grado di disabilità.
"Siamo coscienti di aver partecipato attivamente all'elaborazione di una Legge senza precedenti commenta Simona Bellini del Comitato prepensionamento per i familiari di disabili gravi e gravissimi - dove viene per la prima volta riconosciuto il lavoro di cura di chi accudisce un disabile grave peraltro accolta e votata all'unanimità senza alcuna presa di posizione preconcetta sul piano politico, e affrontata con coscienza e attenzione dalla Camera dei Deputati che ha raccolto, e fatto proprie, le istanze delle famiglie più provate ed emarginate del nostro paese". "Ora continua la Bellini - ci aspettiamo che tale atteggiamento si duplichi anche in Senato con una immediata discussione del progetto di legge, che merita di essere affrontato con altrettanta coscienza sociale e uguale sinergia da parte di tutte le forze politiche. Contiamo inoltre sul fatto che il Senato stesso, forte dell'ordine del giorno votato favorevolmente alla Camera, supporti l'inserimento dei lavoratori esclusi al momento da questa opportunità come i lavoratori del comparto scuola e degli enti locali, offrendo a tutte le categorie le stesse opportunità, senza esclusione alcuna, perchè l'attenzione nei confronti della disabilità grave non venga svilita dall'appartenenza a qualsivoglia categoria". E certo il tempo delle attese è scaduto ormai da troppo tempo. "Ora la parola d'ordine deve essere 'subito' conclude Simona Bellini -, per non far attendere oltre le nostre famiglie che da 15 anni aspettano questo provvedimento, e per non togliere valore al lavoro che con grande partecipazione emotiva e professionale la Camera dei Deputati ha svolto in questi ultimi due anni".
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