Randagi, in Puglia 120mila quelli raccolti per strada
Data:
01/09/2010Categoria: Altre News
I dati sono dell'Aidaa e non sono per nulla confortanti per la nostra regione. Moltissimi i cani uccisi con polpette avvelenate oppure raccolti e uccisi a fucilate
Una cifra, quella pugliese, che la pone in vetta alla classifica nazionale. Sono i dati sul randagismo canino in Italia secondo le analisi dell“associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa) esclusi i cani entrati in canile sanitario e riconsegnati ai legittimi proprietari.
In totale si tratta di 725mila esemplari distribuiti così nelle altre regioni italiane: 1000 in Valle d“Aosta, 15mila in Piemonte, 6mila in Lombardia, altrettanti in Veneto, 2mila in Friuli Venezia Giulia, 2mila in Trentino Alto Adige, 7mila in Liguria, 12mila in Emilia Romagna, 1mila in Toscana, 65mila nel Lazio, 26mila in Umbria, 7mila nelle Marche, 35mila in Abruzzo.
Quest'anno i dati di Aidaa tra abbandono e maltrattamenti restituiscono l'immagine di una regione per niente sensibile al tema animalista, anzi.
''Una vera e propria mattanza fanno sapere da Aidaa - di cani randagi con almeno 7.000 cani uccisi avvelenati con le polpette oppure raccolti e uccisi a fucilate. Non siamo in un paese del terzo mondo, siamo in Italia e precisamente nelle regioni di Abruzzo, Lazio, Puglia, Campania, Sicilia e Basilicata''. ''Sono centinaia le segnalazioni arrivate da inizio anno (e verificate ad una ad una) che parlano di vere e proprie mattanze di cani randagi uccisi con i bocconi avvelenati specialmente in Puglia, Sicilia e Abruzzo e Campania''.
''Mentre dalla Basilicata e dalla Puglia sono giunte segnalazioni verificate per le quali si sta procedendo penalmente relative a cani raccolti da accalappiacani pubblici che anzichè essere portati in canile,vengono portati in zone disabitate o discariche ed uccisi a fucilate".
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