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Da Integra Onlus un appello per il riconoscimento del mediatore culturale

Data: 13/12/2010
Categoria: News Associazioni Lecce e provincia
Avviata dal 10 dicembre una raccolta firme per superare gli ostacoli al riconoscimento legislativo della figura necessaria per la piena integrazione dei migranti
Si rivolge ai presidenti di Camera e Senato e ai sostenitori delle ultime proposte di legge in materia l'appello lanciato dall'associazione Integra Onlus insieme con MNC Movimento Nazionale Nuovi Cittadini, Associazione Democrazia e Liberta e altre Associazioni al fine di manifestare il proprio "Sì" per il riconoscimento legislativo di un ruolo così delicato e importante sotto il profilo professionale, sociale e culturale come quello del mediatore culturale. La consistente e variegata presenza di stranieri, in particolare extracomunitari, ha creato infatti nel nostro Paese, problematiche e bisogni nuovi, sottoponendo le strutture sociali, politiche ed economiche, nonchè le abitudini culturali e gli stili di vita a forti spinte di trasformazione ed evidenziando la necessità di sviluppare nuove competenze, in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini stranieri, favorendone l'integrazione. In quest'ottica, da tempo in Italia la mediazione interculturale è considerata una risorsa strategica per una piena integrazione dei migranti. Al momento, tuttavia, manca una riflessione strutturata sulla mediazione, pur emergendo da più parti la necessità di una politica organica supportata da una normativa legislativa. Il decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 ha per la prima volta riconosciuto la figura del mediatore interculturale, senza tuttavia far seguire a questo intervento normativo una definizione univoca di questa nuova figura professionale su tutto il territorio nazionale, sotto il profilo del ruolo, delle funzioni, delle competenze professionali, dei percorsi formativi, della relativa certificazione e del suo riconoscimento legale. Così come manca un“individuazione degli ambiti lavorativi e d“impiego in cui essa si esplica e la sua presenza tra i profili collocati nel CCNL-Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. Ben due proposte di legge in merito sono dal 2009 ferme alla Camera. Se è vero come è vero che la figura del mediatore interculturale sia una delle più richieste e urgenti degli ultimi anni, impegnato come è nel settore giudiziario, nelle strutture assistenziali pubbliche e private, nella scuola, nella pubblica amministrazione, nel settore socio-sanitario, nel settore della pubblica sicurezza, nelle aziende private, dimostrandosi con evidenza una delle professionalità più idonee per fornire delle risposte alle esigenze di integrazione in una società, come quella attuale sempre più multietnica e interculturale, ne consegue sia ineludibile rimuovere gli ostacoli che ne impediscono il riconoscimento. Alla luce di tali riflessioni si impone come necessaria ed improrogabile un“azione di sensibilizzazione finalizzata a raggiungere in tempi brevi l“obiettivo del riconoscimento della figura del mediatore interculturale. Nel perseguimento di questo obiettivo l'associazione Integra Onlus si fa promotrice di una raccolta firme che possa diventare domani una petizione popolare che dimostri a gran voce quanto i cittadini, italiani ed extracomunitari, vogliano che il mediatore possa lavorare e operare in una società che sempre di più diventa multietnica e interculturale. Al fine di sottoscrivere l'appello, tutti sono invitati a compilare gli appositi spazi all'interno nell' home page del sito www.associazioneintegra.eu


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