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In Puglia “si fa” la pace

Data: 13/12/2010
Categoria: News Regione Puglia
Sottoscritto un protocollo tra regione, Ufficio scolastico e Tavola della pace. Vendola: “L“educazione delle giovani generazioni, non può che essere educazione alla pace e alla convivialità delle differenze”
Una risposta efficace alla scuola della guerra promossa in Lombardia dal ministro alla pubblica istruzione Mariastella Gelmini e dal ministro della difesa Ignazio La Russa. Quella che si va preparando in Puglia è una vera e propria scuola della pace e per la pace, una "mobilitazione generale". A questo mira il protocollo sottoscritto stamani da Regione Puglia, Ufficio Scolastico Regionale e Tavola della pace, l“organismo che da molti anni organizza la Marcia per la pace Perugia-Assisi. » un“iniziativa unica in Italia, che aveva visto una prima sperimentazione nelle Marche "dove - spiega Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace però non si era arrivati alla sottoscrizione di un protocollo tra Regione, Ufficio Scolastico Regionale e Tavola della Pace". Quello appena sottoscritto è un vero e proprio "patto educativo territoriale tra organizzazioni della società civile e istituzioni" spiega Lotti. "L“obiettivo è quello di rafforzare il lavoro che molti insegnanti e dirigenti scolastici stanno già facendo nelle scuole, anche in Puglia." La Puglia ha, difatti, 914 istituti scolastici "ai quali corrisponde una ricca vitalità" continua Lotti. "Tutte le attività che faremo conclude il coordinatore nazionale della Tavola della pace - sono tese a rafforzare i programmi dell“offerta formativa sviluppando anche una capacità di interazione tra scuola e territorio e un“interazione critica tra la scuola e il mondo dell“informazione". Il programma, denominato "La mia scuola per la pace", prevede la realizzazione di incontri, seminari, corsi di formazione, forum e laboratori che guideranno i giovani alla riscoperta del significato autentico dei valori della pace, della giustizia, della libertà e della responsabilità che sono al centro della nostra Costituzione e della Dichiarazione Universale dei Diritti umani. Molti gli impegni che le istituzioni assumono con il protocollo: innanzitutto di carattere culturale ed educativo, per la diffusione tra i giovani della cultura della pace, dei diritti umani e della cittadinanza democratica. Tuttavia, l“impegno non è "di concetto", è un concreto dispiegamento di tutti gli ordini scolastici per l“avvio di concrete attivita` di educazione alla pace, ai diritti umani e alla cittadinanza democratica, prima fra tutte l“arricchimento dell“offerta formativa con l“inserimento permanente nei programmi curricolari dell“educazione alla pace e della valorizzazione di tutte le esperienze messe in campo da ciascuna scuola. Una nota di rilievo il protocollo la pone sull“educazione delle giovani generazioni "all“uso critico dei media attraverso percorsi di apprendimento che consentano ai giovani di acquisire le nuove competenze chiave della cittadinanza". "L“educazione delle giovani generazioni, non può che essere educazione alla pace e alla convivialità delle differenze" così ha detto in apertura il presidente della Giunta regionale pugliese, accingendosi alla firma del protocollo. "In tempi in cui la crisi economica e sociale ha continuato Vendola talvolta assume le forme della violenza e della paura, abbiamo bisogno di riscoprire il significato autentico dei valori che sono al centro della nostra Costituzione e della Dichiarazione Universale dei Diritti umani". Con il protocollo, secondo Vendola "daremo vita ad una vasta mobilitazione educativa in tutta la Regione Puglia diretta principalmente a diffondere tra i giovani la cultura della pace, dei diritti umani e della cittadinanza democratica". Molte sono infatti le attività previste nel Protocollo appena sottoscritto: dalle campagne di sensibilizzazione e di comunicazione sui temi del protocollo, ai tavoli di confronto tra più istituzioni, ai corsi di formazione per insegnanti, ai laboratori tematici su violenza- nonviolenza, censura-liberta`, razzismo-diritti umani, guerra-pace, egoismo-responsabilita`, paura-speranza, alla partecipazione delle scuole pugliesi alla marcia Perugia-Assisi del 25 settembre 2011. Il protocollo prevede anche la creazione di un sito web e l“organizzazione di sei "Laboratori della pace" (uno per provincia) per gli insegnanti e di sei "Giovani Laboratori di Pace" (uno per provincia) per gli studenti.


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