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In Puglia un nuovo piano per il lavoro

Data: 12/01/2011
Categoria: News Regione Puglia
340 milioni di euro e 43 interventi rivolti a 52 mila destinatari, tra cui giovani, donne, disabili, cassintegrati. Due obiettivi: nuove opportunità lavorative e salvaguardia dell“occupazione
Trecentoquaranta milioni di risorse, divise in sei linee di intervento, ripartite a loro volta in 43 interventi rivolti ad oltre 52 mila destinatari. Sono questi i numeri del più grande piano progettato da una Regione italiana per risollevare l“occupazione. E per farlo occorreva mettere insieme non solo le politiche del lavoro, ma anche quelle del welfare, quelle dello sviluppo economico, le politiche giovanili e quelle del diritto allo studio e alla formazione. Il governo regionale ha voluto fornire così una risposta immediata ad una situazione sempre più difficile e insostenibile che colpisce con particolare durezza i giovani e le donne. Infatti, mentre crescono in Puglia le esportazioni e il numero delle imprese, non appaiono altrettanto positivi i dati sull“occupazione. Nel terzo trimestre del 2010 il tasso di disoccupazione regionale, secondo la rilevazione Istat, è del 12,2%, sale al 14% per le donne. Ancora più gravi i recenti dati forniti dall“Istat per la disoccupazione giovanile in Italia salita a novembre al 28,9%, il dato più elevato dal 2004. Il Piano straordinario per il lavoro in Puglia si muove secondo due obiettivi: nuova occupazione e salvaguardia dell“occupazione. Nel primo caso si propone di innalzare i livelli occupazionali di quella parte di forza lavoro che presenta prospettive di occupazione più basse come i giovani, le donne e i soggetti espulsi o a rischio di espulsione dai processi produttivi, nel secondo di valorizzare il capitale umano inteso come strumento per migliorare la competitività delle imprese. Alla nuova occupazione sono destinati 269,8 milioni di euro per un numero di destinatari potenziali pari a 38.335 persone, per la salvaguardia dell“occupazione, invece, i milioni di euro impiegati sono 70,9 e i destinatari potenziali 13.700. I destinatari dell“intero piano sono lavoratori in cassa integrazione, occupati, lavoratori atipici, imprese, disoccupati, donne disoccupate, donne imprenditrici, donne occupate, giovani disoccupati, apprendisti, persone disabili disoccupate, immigrati e richiedenti asilo, ultracinquantenni, lavoratori socialmente utili (LSU), giovani laureati, ricercatori, manager e imprenditori. Per loro i 340milioni del piano, che vale da solo lo 0,6% del Pil regionale 2009. Sei le linee di intervento: giovani (con la più cospicua riserva di risorse pari ad oltre 122 milioni di euro), donne, inclusione sociale (per persone disabili, immigrate, richiedenti asilo, cassintegrati), qualità della vita; lavoro per lo sviluppo e l“innovazione, più qualità al lavoro (la linea che investe nelle legalità, nella sicurezza del lavoro e nell“emersione del lavoro nero). "Per la prima volta ha detto Nichi Vendola, presidente della Giunta regionale pugliese dopo un secolo, il lavoro non appare come una prospettiva certa per le giovani generazioni. La precarietà diventa una maledizione del vivere, fa male alla vita delle persone e fa male all“economia. In questa modernità il diritto al lavoro non è più un diritto". Si tratta di un Piano straordinario per il lavoro, secondo Vendola, "che vuole spezzare questa dicotomia tra politiche di sviluppo e politiche del lavoro. Abbiamo messo insieme diversi salvadanai e sperimentato nuove forme di azioni che possano generare sviluppo e occupazione."


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