Violenza di genere, il 57% dinnanzi a bambini e bambine
Data:
22/02/2011Categoria: Altre News
Lo sostiene Save the Children rielaborando alcuni dati Istat e Cismai. In Italia 700mila le donne che hanno subito violenza dal partner
Che la violenza di genere si consumi principalmente tra le mura domestiche, è ormai un triste dato assodato dalla cronaca e da quanti, in vari settori, si occupano di tematiche di genere. Quello che risulta però veramente scioccante è che i fatti di violenza vengano consumati da mariti o da compagni ai danni delle donne, dinnanzi a figli minori, violentati due volte: dalla violenza del padre (o dell'adulto) sulla madre e dal senso di impotenza che questo genera. In Italia sono 400mila i minori che assistono alla cosiddetta violenza assistita di genere a fronte di circa 700mila donne che hanno subito violenza dai loro partner. Significa che il 57% delle violenze si consumano di fronte a bambini e bambine. A denunciarlo è l'associazione Save the Children, rielaborando alcuni dati Istat incrociati con i dati del Cismai (Coordinamento Italiano dei Servizi contro il maltrattamento e l'Abuso all'Infanzia).
Secondo i dati presentati, si stimano in 6 milioni e 743 mila le donne fra i 16 e i 70 anni - ovvero il 31,9% delle donne in questa fascia d“età - ad aver subito nella propria vita una violenza: di tipo fisico (il 18,8%), sessuale (23,7%), psicologico (il 33,7%) o di stalking (il 18,8%). Il 14,3% dichiara di averla subita dal proprio partner. Tra le donne che hanno subito violenze ripetute da partner sono 690 mila quelle che avevano figli al momento della violenza. La maggioranza di esse - il 62,4% - ha dichiarato che i figli sono stati testimoni di uno o più episodi di violenza. Si può dunque stimare in almeno 400 mila il numero di bambini costretti ad assistere alle violenze sulla propria madre. Nel 19,6% dei casi i figli vi hanno assistito raramente, nel 20,2% a volte, nel 22,6% spesso. Nel 15,7% dei casi le donne valutano che esista il rischio di un coinvolgimento diretto dei figli nella violenza fisica subita dalle madri, secondo la seguente suddivisione: raramente (5,6%), a volte (4,9%), spesso (5,2%).
"E“ ormai dimostrato afferma Raffaela Milano, responsabile programmi Italia-Europa Save the Children - che un bambino che assiste a una violenza su una persona per lui fondamentale come la madre vive un trauma e avrà delle conseguenze uguali a quelle di un bambino che abbia subito direttamente maltrattamento e violenza: è importante che questa consapevolezza raggiunga tutti i settori della società e non resti confinata fra gli addetti ai lavori e gli operatori". Milano fa notare il delicato aspetto delle madri che "talvolta negano che i figli possano subire conseguenze dall“assistere alla violenza e tendono a difendere i partner sostenendo che con i figli non sono violenti": secondo la responsabile Save the Children, però, "in realtà un bambino percepisce anche i segnali meno visibili delle violenza, anche il rumore di un piatto rotto, delle urla soffocate, o i silenzi terribili che seguono una lite".
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