Anoressia sessuale, primi casi già a 14 anni
Data:
25/02/2011Categoria: Altre News
La pornografia on-line è un fenomeno dilagante: in Italia sono in circa 7,8 milioni gli abitudinari e l'età è sempre più bassa
In Italia su 27milioni di utenti di internet, quasi il 28,9% frequenta siti pornografici. Si tratta per lo più di uomini (circa il 73,4% del campione considerato) e il primo approccio a questo mondo virtuale avviene già a 14 anni. Sono i dati di una ricerca condotta dalla Società italiana di andrologia medica e medicina della sessualità su un campione di 28.000 utenti di siti pornografici tra il 2005 e il 2010. Il campanello d'allarme che ha fatto scattare l'indagine è stato l'osservazione dei primi casi di anoressia sessuale nei laboratori di andrologia. Si tratta di un fenomeno che si sta precocizzando, manifestandosi già a 20-25 anni con la perdita del desiderio sessuale e l'impossibilità fisica di avere un'erezione.
Dei 7,8 milioni di italiani considerati dalla ricerca, il 3,9% ha meno di 13 anni e il 5,8 fra i 14 e i 18. La percentuale raddoppia fra i 18 e i 24 anni (10,6%) e poi tra i 25 e i 34 (22,1%) fino a raggiungere il picco fra i 35 e i 44. Dopo quest'età, inizia lentamente la discesa con il 21,1% a 45 e il 12% a 55 anni.
Preoccupa molto il fenomeno dell'anoressia sessuale:
l'assuefazione alle immagini cui sono sottoposti i giovanissimi è spesso capace di spezzare la crescita verso un'identità sessuale piena e legata all'affettività.
´» un vera e propria sindrome clinica che colpisce la fascia più giovane della popolazione
maschile, che ci consulta perchè ha difficoltà di erezione associata ad un progressivo disinteresse al sessoª, ha detto Carlo Foresta, andrologo dell“università di Padova e presidente della Siams.
´I dati dimostrano che già a 14 anni, quando non hanno ancora maturato una sessualità legata all“affettività, i ragazzi si collegano a siti che mostrano immagini molto avanzateª, ha osservato Foresta. Quella che avviene gradualmente è una sorta di assuefazione:
´per quanto ardite e violente, le immagini alla fine sono sempre le stesseª. Ci si abitua, rileva Foresta, e
´gradualmente si perde il senso della libido, la realtà diventa molto poco interessante e si cade nell“anoressia sessuale, ossia nello spegnimento cerebrale della sessualitàª.
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