I beni comuni per lo sviluppo del Mezzogiorno

Data: 23/03/2011
Categoria: Altre News Si svolge a Lecce venerdì 25 e sabato 26 marzo presso il Centro "Le Sorgenti" dell'Associazione Comunità Emmanuel (strada provinciale Lecce-Novoli n° 23) il quarto seminario pugliese di FQTS 2, presentato a Lecce presso la sede del Csv Salento. L'acronimo FQTS individua il progetto finanziato dalla Fondazione per il Sud per la "Formazione dei Quadri del Terzo Settore" ed il numero 2 indica che siamo giunti appunto alla seconda edizione. Si tratta di un progetto che coinvolge le sei regioni meridionali (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia) attraverso 6 seminari da svolgersi in ciascuna regione ed è realizzato a cura del "Forum del Terzo Settore" (capofila) insieme a Csv.net, Consulta del Volontariato presso il Forum e Convol. In Puglia i sei seminari previsti si stanno svolgendo uno in ciascuna delle 6 province e, dopo il primo tenuto a Conversano (Ba) il 29 e 30 ottobre, a Barletta il 10 ed 11 dicembre 2010, a Brindisi il 4 e 5 marzo, è ora la volta di Lecce con gli appuntamenti in programma nei giorni 25 e 26 marzo. Venerdì 25 marzo, dunque, spazio al seminario "Quali beni comuni da tutelare, curare, promuovere per lo sviluppo del Mezzogiorno?", un momento aperto a tutti gli enti del terzo settore regionale, che vedrà in piano alle 18.30 la tavola rotonda "Federalismo e sussidiarietà", alla presenza tra gli altri di Gianfranco Viesti, Dipartimento per lo Studio delle Società Mediterranee dell'Università degli Studi di Bari e dell'assessore regionale alle Infrastrutture strategiche e Mobilità, Guglielmo Minervini. Sabato 26 marzo i lavori continueranno, presso la medesima sede, con le relazioni di Franco Chiarello, docente della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Bari "Aldo Moro" e di Giuseppe Ponzini, ricercatore CNR Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociale. Il principale obiettivo del progetto FQTS 2 è di stabilire un'alleanza virtuosa, un "Patto di Sussidiarietà", fra enti locali, terzo settore e gli altri attori sociali ed istituzionali, per ridare protagonismo ai cittadini del Sud e far si che possano essere essi stessi il primo motore dello sviluppo delle loro regioni. In tal modo si vuole contrastare gli spiriti di secessione del Nord e ricostruire una prospettiva di unità del Paese senza ricorrere a costose politiche straordinarie di sviluppo del Mezzogiorno, ma valorizzando le risorse, le competenze ed i talenti che da sempre costituiscono un patrimonio di ricchezza inestimabile del Sud d'Italia. L'intero percorso culminerà negli "Stati Generali del Terzo Settore Meridionale" che saranno convocati a settembre 2011 con l'obiettivo di lanciare su scala nazionale i sei "Patti di Sussidiarietà" sviluppati in ciascuna regione partecipante al progetto. Tali Stati Generali saranno non soltanto un'occasione per chiamare a raccolta quanti, nei vari territori, si sono spesi per definire ed animare politiche di sviluppo incentrate sulla valorizzazione dei beni comuni, ma anche una proposta di confronto a livello nazionale per proporre una piattaforma di sviluppo del Mezzogiorno costruita dal basso, mettendo anzitutto in moto le intelligenze, le volontà, le competenze ed il talenti presenti sui territori delle regioni meridionali.