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Vendola: “Inaccettabili e inumane le modalità di trasferimento”

Data: 23/03/2011
Categoria: News Regione Puglia
In una lettera al ministro Maroni, il presidente della giunta regionale pugliese denuncia le situazioni degradanti dei richiedenti asilo
"Riteniamo inaccettabili le modalità del trasferimento, lesive del diritto fondamentale delle persone a non subire trattamenti degradanti, e tanto più gravi in considerazione del fatto che siamo in presenza di richiedenti asilo che, come tali, non possono essere privati della libertà personale così come sancito dal diritto interno e comunitario, nonchè dalle Convenzioni internazionali ratificate anche dal nostro paese". Sono le battute centrali della lettera che il presidente della Giunta regionale pugliese Nichi Vendola scrive al ministro Maroni, a seguito della visita effettuata dal personale regionale presso il Cara di Bari. "I richiedenti asilo che abbiamo incontrato continua Vendola nella lettera - sono costretti all“interno di un tendone da circa trenta ore, senza alcuna possibilità di movimento. Hanno dormito a terra e sono stati costretti ad espletare i propri bisogni fisiologici in bottigliette di plastica". Forte preoccupazione è stata espressa anche dagli assessorati regionali alle politiche migratorie e alla protezione civile che hanno convocato una conferenza stampa proprio a margine della visita nel Cara di Bari. L'assessore regionale alle politiche migratorie, Nicola Fratoianni, ha evidenziato come "la normale buona qualità nelle modalità offerte da tutti gli attori del Centro, è apparsa decisamente compromessa da comportamenti tanto inusitati quanto inumani nelle fasi di trasferimento di un centinaio di ospiti dal Cara al " Villaggio della Solidarietà", struttura messa a disposizione dal Ministero dell“Interno nei pressi di Catania". La questione non è di poco conto, anche in considerazione dei contenuti dell'incontro svoltosi ieri al Viminale, durante il quale era stato stabilito, secondo un'ottica perequativa, che le regioni collaborassero in funzione non solo delle dimensioni demografiche ma anche della presenza o meno di Cie o di Cara sui territori di pertinenza. "È inspiegabile la distinzione che fa il Governo tra profughi e clandestini - ha affermato l'assessore Fratoianni - in quanto il Centro di Bari Palese non è certo al limite della capienza e buona parte degli ospiti in procinto di essere trasferiti, e la cui lista è giunta direttamente dal Viminale, era in procinto di ultimare le procedure per l“ottenimento dell“asilo". Il trasferimento sarebbe perciò inspiegabile. Tanto più che la Puglia, stando alle dichiarazioni dell'assessore regionale alla protezione civile Fabiano Amati, "è dotata di un piano di accoglienza grazie al quale, rispetto alle indicazioni che il Ministero dell“Interno fornirà, potremo utilizzare immobili pubblici o allestire aree di accoglienza. Inoltre "la maggior parte dei comuni pugliesi è dotata di un piano di protezione civile, all“interno del quale sono individuati immobili ed aree da utilizzare per le emergenze, che sarà attivato in caso di necessità. "Siamo pronti a dare il nostro contributo in termini di solidarietà ha sottolineato Amati Abbiamo già provveduto ad allertare le singole province, i comuni, le Asl e l“Acquedotto pugliese, che sono pronti a fornire tutti i servizi necessari ed abbiamo già ricevuto la dichiarazione di disponibilità delle centinaia di associazioni di volontariato, spina dorsale della protezione civile".


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