Puglia, in allestimento un campo per gli immigrati libici
Data:
25/03/2011Categoria: Altre News
Si tratterebbe di un'ex base aerea nel brindisino. L'operazione sarebbe avvenuta senza interpellare le istituzioni locali. La regione: “La Puglia ostacolerà in ogni modo qualsiasi operazione di incivile ordine pubblico camuffata da amorevole accoglienza"
Delle tredici aree individuate dal ministero della difesa in Italia per l'accoglienza delle persone immigrate provenienti dall'Africa e rimaste top secret fino a ieri, pare ci sia anche una ex base aerea militare, situata tra Manduria e Oria, nella provincia di Brindisi. Infatti, la prefettura di Potenza ha inviato oggi a Manduria 120 tende da sei posti ciascuna e 720 posti letto "completi" per un campo che, secondo quanto si è appreso, dovrebbe ospitare alcune centinaia di profughi provenienti dall“Africa. Le tende e i posti letto sono partiti stamani dal Centro di assistenza di pronto intervento di Protezione civile del ministero dell“Interno. I rifugiati, giunti quasi tutti sull“isola di Lampedusa, nel sud della Sicilia, saranno trasferiti a bordo della nave San Marco dapprima in centri di prima accoglienza siciliani e poi smistati in diverse località italiane.
Durissima la reazione alla notizia da parte degli amministratori regionali che, proprio nei giorni scorsi, a seguito del vertice con il Governo, avevano dato ampia disponibilità all'accoglienza e avevano poi denunciato le condizioni inumane del Cara di Bari Palese. "Restiamo stupefatti dalla notevole quantità di improvvisazione che il Governo nazionale pone a presidio della grave emergenza migratoria in corso nelle ultime settimane" si legge in una nota a firma congiunta dell'assessore regionale alle politiche migratorie Nicola Fratoianni e dell'assessore alla protezione civile Fabiano Amati. "Assistiamo increduli allo svolgimento di iniziative (quale quella di individuazione della vecchia base aerea di Manduria) che paiono dirette ad organizzare soluzioni in violazione della dignità delle persone e quindi della volontà della Regione". Soprattutto, quello che i due assessori denunciano è il mancato coinvolgimento degli organi istituzionali regionali "nelle operazioni amministrative di individuazione del sito, prova che, sulla base di capziose distinzioni tra clandestini e richiedenti asilo, in Puglia si voglia allestire un nuovo centro di identificazione ed espulsione". La nota si chiude in maniera secca, rimarcando la posizione della Regione in maniera netta e decisa: "la Puglia concludono i due assessori - ostacolerà in ogni modo qualsiasi operazione di incivile ordine pubblico camuffata con volute di amorevole accoglienza".
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