In Italia diminuiscono i rifugiati
Data:
29/03/2011Categoria: Altre News
Secondo un rapporto dell'Unhcr solo il 2% del totale dei richiedenti asilo sceglie il nostro Paese a causa delle politiche troppo restrittive degli ultimi anni
Diminuiscono anche nel 2010 le domande di richiesta d'asilo nei paesi industrializzati. La cifra attuale, infatti, è pari a circa la metà di quella di inizio millennio. A renderlo noto, il rapporto statistico sulle domande d'asilo presentate nel 2010 in 44 paesi industrializzati e pubblicato dall'Alto commissariato delle nazioni unite per i rifugiati (Unhcr). Il rapporto analizza le nuove domande d'asilo presentate e non il numero di persone alle quali è stato riconosciuto lo status di rifugiato.
Secondo il rapporto,
nel 2010 nei paesi industrializzati sono state inoltrate complessivamente 358mila domande d'asilo, il 5% in meno rispetto all'anno precedente e ben il 41% in meno rispetto al 2001 che, rispetto all'ultimo decennio, ha il primato per il più alto numero di domande: 620mila.
Tra i 44 paesi presi in considerazione,
l'Italia risulta agli ultimi posti tra i paesi dove vengano formulate richieste di asilo. Solo il 2% sul totale dei richiedenti infatti si trova nel nostro Paese, un dato in forte calo rispetto al 2008, quando l'8% dei richiedenti a livello globale inoltrava la domanda al governo italiano.
Una flessione che tra il 2009 ed il 2010 ha segnato un ulteriore dimezzamento (-53%) ponendo l'Italia tra gli ultimi paesi a ricevere richieste tra i paesi industrializzati. Mentre la Francia nel 2010 riceveva richieste da 47mila e 800 persone, e la Svezia si trovava a gestirne 31mila e 800, l'Italia nello stesso anno ha ricevuto solo 8mila e 200 richieste a fronte del picco storico di 30mila nel 2008. Con questo dato, il nostro Paese si attesta al 14° posto per destinazione tra i 44 paesi industrializzati.
Secondo le stesse Nazioni unite, il calo delle domande è dovuto soprattutto alle politiche restrittive del governo italiano e non ad una reale diminuzione dei casi che avrebbero bisogno di accoglienza.
Torna all'elenco delle notizie