Verso un presidio permanente per il campo di Manduria
Data:
30/03/2011Categoria: Altre News
Previste tre manifestazioni di solidarietà. La Rete antirazzista di Taranto dice no ad una “Guantanamo salentina” e mette a disposizione avvocati ed interpreti per le persone del campo
Sono tre le manifestazioni di solidarietà che i cittadini dei paesi limitrofi al campo di Manduria hanno organizzato in sostegno e tutela delle persone immigrate del campo.
Una si svolgerà a Manduria nei prossimi giorni, l'altra ad Oria (un paese poco distante) mentre contemporaneamente la Rete antirazzista di Taranto ha organizzato un presidio permanente nel campo di Manduria. Un presidio che dovrebbe garantire, come stabilisce la legge, l'assistenza legale e l'interpretariato, che nel campo di Manduria di fatto non esistono. "Si tratta di una vigilanza spiega
Enzo Pilò della Rete antirazzista di Taranto affinchè non si ripetano situazioni come quelle di Rosarno, di cattura delle persone". Infatti, le persone che sono nel campo di Manduria, non sono in stato di detenzione. "Teoricamente continua ancora Pilò una volta identificate, sono libere di andare dove vogliono. Di fatto però non è chiaro dal punto di vista giuridico chi siano queste persone, nè cosa sia il campo. Ieri in Prefettura parlavano di Cai, cioè di un Centro di accoglienza e identificazione che però nella normativa non esiste".
Soprattutto, ed è quello che denunciano le associazioni che aderiscono alla rete, "
manca un chiaro indirizzo politico, un'azione che orienti e che dica il da farsi rincalza Pilò -. Sembra di assistere ad una Guantanamo salentina, le persone sono abbandonate a se stesse, senza alcuna assistenza: oggi almeno hanno mangiato, ma manca l'acqua corrente e per lavarsi devono ricorrere alle bottiglie di acqua".
La Rete antirazzista, grazie al presidio che da oggi pomeriggio verrà effettuato, garantirà l'assistenza gratuita di dieci avvocati e di altrettanti interpreti. "Soprattutto conclude Pilò - il presidio vigilerà affinchè la polizia faccia rispettare la legge, che non ci siano catture improprie, nè ronde, nè alcuna violazione dei diritti umani".
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