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Giovani pugliesi a rischio alcol

Data: 20/04/2011
Categoria: Altre News
Il 13,6% dei ragazzi tra gli 11 e i 15 anni ha comportamenti a rischio. Per L'Aptac leccese non c'è controllo sull'acquisto di alcolici da parte dei minorenni
Maglia nera per la Puglia in merito al consumo di alcolici tra i minorenni. Si inizia già a 11 anni, con comportamenti a rischio che coinvolgono fino al 13,9% dei ragazzini pugliesi tra gli 11 e 15 anni. La pratica è soprattutto quello del binge drinking, cioè l'uso consapevole di bevande alcoliche finalizzato allo stordimento. Sono questi i dati emersi da un'indagine dell'associazione italiana Club alcologici territoriali, società italiana di alcologia e Centro interdipartimentale di ricerca e formazione per problemi legati all'alcol del Policlinico di Bari. Il tutto a fronte di un fenomeno in continuo aumento negli ultimi 10 anni: sul territorio nazionale, infatti, sono circa 9milioni le persone con problemi legati all'abuso di alcol, circa il 16% della popolazione. Tra le fasce più a rischio, i giovani tra il 18 e i 24 anni e gli anziani dai 65 in su. ´» un problema spesso sottovalutato commenta Gennaro Sannimanico dell'Associazione provinciale club alcolisti in trattamento (Apcat) di Lecce , basti pensare che, nonostante sia illegale, nè nei bar nè nei supermercati c'è un controllo sull'acquisto di alcolici da parte dei minorenni. Il punto è che dietro ci sono grossi interessi economici e una tradizione culturale di millenni. Noi come Apcat continua il suo presidente consideriamo l'alcol come una droga, alla stregua della cocaina perchè porta a effetti simili. Per questo motivo, infatti, i ragazzi spesso combinano le due sostanze, fino ad arrivare perfino alla pratica di mettere direttamente la vodka negli occhi per raggiungere prima lo sballo, nonostante sia deleterio per la vistaª.


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