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Presentato il secondo piano regionale per le famiglie

Data: 02/05/2011
Categoria: News Regione Puglia
Con una dotazione complessiva di circa 79 milioni di euro. Cinque le linee previste per darne attuazione: benessere delle famiglie e contrasto alla povertà, lavoro di cura, contrasto alla violenza di genere, conciliazione vita-lavoro e sostegno all“infanzia
Garantire il valore sociale della maternità e della paternità e sostenere la genitorialità come scelta consapevole soprattutto presso le fasce più deboli della popolazione pugliese; promuovere e diffondere l“utilizzo dei servizi per l“infanzia in una logica territoriale di equilibrio tra la disponibilità e la domanda di servizi di cura, nella convinzione che i servizi per l“infanzia devono essere concepiti non solo come supporto ai genitori ma anche come investimento sui bambini per allargarne la socialità; promuovere processi volti ad incrementare la domanda dei servizi di cura per accrescerne la qualità, favorire l“occupazione femminile e l“emersione del lavoro nero. Sono questi alcuni degli obiettivi del nuovo piano regionale per le famiglie che si avvale complessivamente di circa 79 milioni di euro. Il piano regionale "Famiglie al futuro" è stato presentato lo scorso 28 aprile a Bari presso la Fiera del Levante. Una vera e propria concentrazione di risorse che servirà a far fronte ai drammatici tagli operati dal governo nazionale sulle politiche di welfare in Italia: "quest“anno la Puglia riceverà appena 12 milioni di euro ricorda Anna Maria Candela, dirigente regionale del Servizio programmazione e integrazione sociosanitaria cioè un importo inferiore alla sola premialità prevista sul fondo nazionale politiche sociali e corrispondente a circa il 31% dei fondi annuali precedenti". Ma servirà anche a promuovere la domanda di servizi di cura e di conciliazione, nonchè a dare una spinta operativa a quelle strutture create con i fondi europei e che rischiano di rimanere scatole vuote se non vengono supportate con azioni tese a facilitare l“accesso degli utenti. Cinque le linee previste nel nuovo piano regionale per le famiglie: interventi per il benessere delle famiglie e il contrasto alla povertà, finanziato con 4,7 milioni di euro. La seconda linea riguarda il sostegno al lavoro di cura ed è finanziato con 24 milioni di euro, la terza linea interessa la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere, con una dotazione di 900mila euro. Robusta è anche la quarta linea del programma regionale per le famiglie finanziata con 44,97 milioni di euro per la conciliazione vita-lavoro. Infine alla quinta linea, dedicata al sostegno dell“infanzia e all“affido familiare, sono riservati 4,2 milioni di euro. Tutte le risorse sono aggiuntive rispetto alla programmazione prevista nei piani sociali di zona e comporteranno una riprogrammazione dei servizi previsti nei piani sociali entro settembre del 2011. Di queste, alcune risorse saranno disponibili tramite procedure negoziali, altre saranno assegnate previo riparto tra gli ambiti, altre ancora saranno destinate a seguito di procedure concorsuali. A questi fondi andranno ad aggiungersi 15 milioni di euro di risorse FSE per progetti personalizzati per l“inserimento socio-lavorativo di soggetti in condizioni di povertà presi in carico dagli Ambiti e per progetti personalizzati per l“inserimento socio-lavorativo di soggetti svantaggiati. "L'obiettivo spiega ancora Antonella Bisceglia, dirigente regionale del Servizio promozione del benessere e delle pari opportunità è quello di sostenere i servizi dei piani sociali di zona con fondi nazionali finalizzati e fondi strutturali. Infatti, ogni linea di attività è strettamente collegata agli obiettivi di servizio. Dunque, queste misure, consentono di implementare ulteriormente la platea dei destinatari dei servizi. » la prima volta che si integrano realmente le politiche di inclusione sociale con quelle del lavoro. » stata avviata una negoziazione con il fondo sociale europeo non solo per dare risorse in un momento di decrementi ma anche per allineare la nostra programmazione a quella regionale". "Nel momento in cui la scure ha taglieggiato le risorse di tutti i capitoli di spesa dei diritti, dell“integrazione sociosanitaria spiega l“assessore regionale al welfare Elena Gentile - siamo riusciti in un“operazione difficilissima: quella di integrare realmente risorse e competenze. E la mia attenzione, il mio richiamo a tutti gli attori del welfare è sulla necessità che queste politiche vadano ad integrarsi concretamente, rendendo efficaci e percepibili le buone scelte che in questi anni abbiamo fatto. Il nostro non è un welfare della monetizzazione come quello della social card ma un welfare dei servizi e dello sviluppo. » il tempo di una riconversione vera".


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