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Sulla Colacem si tratta, eccome

Data: 03/05/2011
Categoria: Altre News
Informale passo indietro della Provincia di Lecce rispetto alla possibilità di coincenerire cdr nella zona tra Soleto e Galatina. Per “Nuova Messapia” questa zona è ormai meta privilegiata per insediamenti industriali simili
Arrivano le rassicurazioni della Provincia di Lecce sulla questione dei coincenerimento di cdr da parte di Colacem. Dopo la cosiddetta "delibera della vergogna", provvedimento che permette al cementificio di Galatina di bruciare carburante da rifiuto e in seguito alle numerose proteste del folto fronte del no, costituito da associazioni e cittadini, il presidente Antonio Gabellone ha promesso di attivare ex ante un monitoraggio sul territorio di competenza Colacem sullo stato di salute del suolo, dell'aria e dell'acqua presente. Monitoraggio che sarà effettuato, secondo le promesse della Provincia, con criteri scientifici. Sfatato anche l'equivoco sul legame tra lo smaltimento dei rifiuti salentini e il coincenerimento dei cdr. Le rassicurazioni sono arrivate in occasione dell'ennesimo sit-in di protesta organizzato da Lilt - Lega italia contro i tumori, il Comitato intercomunale "Non inceneriamo il nostro futuro", il Forum Ambiente e Salute, "Cambiamo aria" di Galatina, "Nuova Messapia", Meetup "Salentini uniti con Beppe Grillo", le sedi locali dei "Tribunali diritti del malato" di Maglie, Gallipoli e Nardò e tanti cittadini. Una situazione scottante quella della Colacem che negli ultimi mesi ha provocato diverse rotture. Tra queste la chiusura della sede del Pdl di Soleto per protesta all'atteggiamento permissivo rispetto all'azienda da parte della provincia di Lecce e la raccolta di 51 firme di aziende dell'hinterland tra Galatina e Soleto contrarie alla delibera, intimorite dalla possibilità di rendere insicuri e inaffidabili i propri prodotti. Il territorio nei dintorni di Galatina, inoltre, è interessato da un nuovo progetto industriale da parte dell'azienda Vomm impianti e processi spa della provincia di Milano. Si tratta di un progetto sperimentale per un inceneritore industriale per rifiuti e scarti di altre lavorazioni industriali (fonderie, ceramifici, biomasse, fanghi di lavorazione). ´Non è la prima volta che il presidente Gabellone commenta Alfredo Melissano dell'associazione "Nuova Messapia" si esprime con promesse simili, ma noi continuiamo ad essere molto preoccupati perchè la zona tra Galatina e Soleto sta diventando meta privilegiata per questo tipo di insediamenti industriali. Il punto è che lo sviluppo industriale del territorio non deve cozzare con la tutela della salute e dell'ambiente anche perchè i modelli a rifiuti zero esistono e funzionano. Non è possibile pensare ancora di bruciare continua Melissano non avendo neanche le giuste basi scientifiche per valutare l'impatto sulla salute e sull'ambienteª. Si attende ora la prossima riunione della Commissione ambiente, a cui sono invitate a partecipare anche le associazioni e i comitati, e il Consiglio provinciale, che sarà fissato in questi giorni.


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