Condannato il Comune di Gerenzano per discriminazione degli immigrati
Data:
04/05/2011Categoria: Altre News
Il Tribunale di Milano impone all'amministrazione del varesotto di eliminare il monito sul web a non affittare o vendere casa a persone straniere. Per “Terranga” si tratta di un appello gravissimo
Dopo due anni
arriva la condanna del Tribunale di Milano nei confronti del Comune di Gerenzano (Varese) responsabile di discriminare le persone immigrate. Sotto accusa
un articolo uscito nel maggio 2009 sul periodico comunale "Filo diretto coi cittadini" a firma dell'assessore alla Sicurezza Cristiano Borghi dal titolo "Noi abbiamo chiuso le porteÖ ma molti gerenzanesi le hanno riaperte". Il monito è rivolto ai cittadini del paese in provincia di Varese, da anni amministrata dalla Lega Nord,
responsabili di affittare o vendere case a persone straniere, rendendo così vani gli sforzi dell'amministrazione nel "tenerle lontane".
´Si tratta di un fatto gravissimo commenta amaramente Fall Ndiaga di "Terranga-associazione per l'integrazione partecipativa anche perchè sono parole espresse non da un cittadino qualsiasi ma da un amministratore comunale. Le persone straniere hanno lasciato il proprio Paese per cercare di integrarsi, per vivere in un posto dove poter trovare "casa" non per essere sempre etichettati come "ospiti". Il punto continua Ndiaga è che
esistono già pratiche discriminatorie nella ricerca della casa, che iniziano già al telefono quando alcuni affittuari si rendono conto che sei una persona straniera e inventano qualsiasi scusa per non affittareª.
Nella lettera, inoltre,
l'assessore Borghi vanta l'operato del Comune che non ha mai costruito case popolari con i soldi dei gerenzanesi, per evitare "il pericolo che ai primi posti della graduatoria ci fossero sempre i soliti noti, persone che non hanno pagato le tasse nel nostro paese non contribuendo, quindi, alla sua crescita", non ha mai concesso agli extracomunitari di religione islamica aree pubbliche per la realizzazione di edifici di culto", non ha "mai destinato aree per la sosta, anche solo temporanea, degli zingari" e non ha mai "favorito gli extracomunitari sotto il profilo dei contributi o dei sussidi economici". L'elenco delle azioni mirate all'allontanamento delle persone immigrate termina con l'appello oggetto della sentenza della sezione civile del tribunale milanese "non rendete vani i nostri sforzi: chi ama Gerenzano non vende e non affitta agli extracomunitariÖ altrimenti avremo il paese invaso da stranieri e avremo sempre più paura ad uscire di casa!". La sentenza ha imposto di rimuovere dal proprio sito l'appello razzista in seguito al ricorso presentato dalle associazioni "Farsi prossimo" e "Avvocati per niente", patrocinate dall“avvocato Alberto Guariso, già in prima linea in altri casi simili (come i bonus bebè di Tradate, che escludevano i figli di genitori extracomunitari dal godimento dell“assegno comunale di 500 euro).
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