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Il cibo come mezzo di mediazione interculturale

Data: 10/05/2011
Categoria: Altre News
A Ruffano lo scambio culturale internazionale “Tasting Europe” promosso dalla Commissione europea nell'ambito del programma Gioventù in Azione. Coinvolti 24 giovani da Italia, Polonia, Slovacchia, Turchia
Si chiama "Tasting Europe" ed è un progetto di scambio culturale internazionale in corso fino al 17 maggio a Ruffano presso l'oratorio parrocchiale "Città della Domenica", in contrada Masseria Mariglia. L'iniziativa, promossa dalla Commissione europea DG Istruzione e Cultura nell“ambito del programma Gioventù in Azione, è realizzata dal gruppo informale Step Up, vede il patrocinio del Comune di Ruffano e la collaborazione della parrocchia Natività B.M.V, sotto la supervisione dell“Agenzia nazionale giovani della Commissione Europea. Ad essere coinvolti 24 giovani provenienti da Italia, Polonia, Slovacchia, Turchia, che svilupperanno il tema del cibo come mezzo di mediazione interculturale, tra i popoli, che fa incrociare le culture, conoscendole. Il cibo è da sempre un magnifico mediatore di informazioni su altri luoghi. Un "magico ingrediente" che fa incontrare le culture, arricchendole. Un modo gustoso per conoscere, sperimentare, apprezzare, condividere le tradizioni, il modus vivendi dell“altro; è una delle vie privilegiate verso l“interculturalità. La dieta mediterranea inoltre è stata proclamata dall“Unesco patrimonio immateriale dell“umanità poichè insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola. Attraverso questo progetto quindi l'obiettivo è promuovere un“educazione alimentare, un corretto stile di vita, un atteggiamento positivo nei confronti del cibo, nonchè rafforzare la tradizione culinaria italiana e salentina, conoscere nuovi cibi, favorendo così il dialogo interculturale e sviluppando un senso di tolleranza e comprensione della diversità. La cucina salentina in particolare è ricca di piatti genuini e sani e nonostante la povertà di ingredienti è ricca di fantasia. In un“Europa sempre più dinamica, attraverso la sempre crescente mobilità giovanile, è importante dare ai giovani degli strumenti per comprendere le diversità culturali come degli aspetti positivi piuttosto che negativi. Nella prima fase del progetto è necessario conoscere gli altri partecipanti per creare il gruppo con l“obiettivo di creare relazione, incrementare la collaborazione, aumentare il livello di fiducia nei compagni, motivare il gruppo di lavoro e creare coesione ed integrazione. È previsto in questi giorni un workshop sulla dieta mediterranea, modello alimentare ideale per la salute. Un altro workshop vedrà sempre il cibo protagonista della cosmetica e del benessere. Dalla tavola alla pelle: l“impiego cosmetico di ingredienti abitualmente utilizzati in cucina è un fenomeno che va ben oltre il fattore moda. » ormai noto, infatti, che alcuni elementi, utili se assunti con la dieta, possono giocare un ruolo altrettanto importante se applicati sulla pelle. È prevista poi una visita ad una cantina di vino e di olio, elementi importanti della vita quotidiana e fondamentali della dieta mediterranea. Durante il progetto ogni sera, i giovani, divisi per gruppi nazionali, prepareranno i loro cibi tipici, insegneranno agli altri come si prepara e spiegheranno il perchè e il significato culturale di quel piatto. Ogni gruppo scriverà anche tutte le ricette di ciò che è stato cucinato o di altri piatti tipici che vorranno condividere facendoli diventare patrimonio degli altri, con la finalità di realizzare uno speciale ricettario "multiculturale". La ricetta è tradizione, è memoria del passato e rientra a buon diritto fra gli elementi essenziali del patrimonio culturale di una comunità e certe preparazioni sono fondamentali testimonianze della vita e dell'ingegno degli uomini. Momento importante nella realizzazione del progetto è il workshop cine food, che si propone di sensibilizzare i giovani sull“importanza del consumo di cibo genuino nonchè di stimolare la loro creatività mediante la realizzazione di cortometraggi sul tema cibo-salute-cultura. A termine del progetto, il 16 maggio è prevista una conferenza alla presenza dell“amministrazione locale, della parrocchia e della comunità tutta, durante la quale verrà distribuito il ricettario internazionale e verranno date informazioni sul programma gioventù in azione. La partecipazione all'evento permetterà, quindi, ai protagonisti del progetto di tornare a casa con un bagaglio culturale arricchito e testimoniato anche su carta dalla consegna della certificazione europea "Youthpass".


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