Le associazioni pugliesi protagoniste dell'Assemblea regionale del volontariato 2011
Data:
30/05/2011Categoria: News CSV Salento
Rinnovato l'Osservatorio regionale del Volontariato e ratificato il nuovo documento politico-programmatico 2011-2015. Il tutto alla luce di un volontariato pugliese che cresce e si evolve, così come dimostrato da una ricerca condotta dal Csv Puglia Net
La presa di coscienza e di autocoscienza del ruolo del volontariato in Puglia ha fatto un piccolo/grande passo in avanti.
Sabato 28 maggio, infatti, si è svolta a Bari l'Assemblea regionale del Volontariato, il principale momento istituzionale di incontro e di confronto tra le organizzazioni di volontariato e la Regione Puglia.
L'iniziativa, prevista dalla normativa regionale sul volontariato (articolo 9 della legge regionale n. 11/94), è stata
un momento cruciale per la crescita e il confronto del mondo del volontariato, per l“elaborazione e la promozione di nuove e più elevate forme di partecipazione e per l'individuazione delle opportunità di evoluzione del quadro normativo regionale. Alla presenza dell'
assessore al Welfare della Regione Puglia Elena Gentile, partecipe fino alla fine di tutti i lavori, la giornata ha accolto diversi spunti di riflessione e confronto.
La mattinata è stata inaugurata dal
puntuale intervento del presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e dai saluti da Daniele Ferrocino del Forum Terzo Settore Puglia e del presidente del Co.Ge. Puglia Antonio Carbone. Saluti tutt'altro che formali, diventati, invece, l'occasione per sottolineare nodi cruciali del mondo del volontariato, primo fra tutti la
necessità di superare gli individualismi. La forza numerica dell'associazionismo pugliese, infatti, si disperde se non riesce a creare legami. ´La potenzialità del volontariato ha sottolineato Ferrocino dipende anche dalla capacità di mettersi in rete e di parlare con le istituzioniª. Una necessità ripresa anche da Carbone che si intreccia con quella di un ricambio generazionale in quanto
´si ha l'impressione che a lavorare siano sempre e solo alcune associazioni, mentre ce ne sono tante altre più piccole che andrebbero valorizzateª. Questioni di principio ma anche tante proposte concrete, come quella dello stesso Carbone sullo smaltimento della trafila burocratica per iscriversi al Registro regionale del volontariato, aprendo anche alla possibilità che siano gli stessi Csv a occuparsene.
L'Assemblea regionale del volontariato è stata soprattutto l'occasione per fare il punto su
cosa sia il volontariato in Puglia e su come si muova. A svelarne il "volto",
un'indagine condotta dal Csv Puglia Net su commissione dell'assessorato regionale al Welfare e presentata da Luigi Russo, presidente dello stesso Csv Puglia Net. Il mondo del volontariato nella nostra regione rappresenta, infatti, un caso nazionale grazie ai suoi indici di crescita numerica e soprattutto alla sua sempre più incisiva trasformazione in "volontariato di cittadinanza". Alla presentazione della ricerca, presto pubblicata integralmente su scala nazionale,
Luigi Russo ha voluto aggiungere la proposta della riformulazione della legge regionale sul volontariato, risalente ormai a circa 20 anni fa, quando il mondo del volontariato era un'altra cosa.
Il concetto di sussidarietà è stato il cuore dell'intervento di
Piero D'Argento del Gruppo regionale di assistenza tecnica programmazione sociale che ha evidenziato i vantaggi e gli svantaggi di due approcci alla sussidiarietà, quello privatistico-liberistico (ispirato al modello della libertà d'impresa) a quello pubblico-progressista.
I lavori pomeridiani si sono aperti con l'intervento di
Nicola Marzano, membro uscente dell'Osservatorio regionale del volontariato, che ha fatto il punto sul primo quinquennio di attività. Un periodo di assestamento e di semina, durante il quale sono state ratificate, tra le altre cose,
le linee guida per l'iscrizione al registro regionale del volontariato, consultabili in formato digitale su www.volontariatopuglia.net. » seguita, poi, la ratifica delle nomine dei membri dell'Osservatorio regionale del volontariato, eletti nelle assemblee provinciali e l'esame e approvazione del documento politico emerso dalle stesse assemblee.
Una giornata intensa, animata da dibattiti aperti con le associazioni presenti, proposte e confronti, conclusasi con l'intervento dell'assessore al Welfare Elena Gentile che l'ha definita non a caso
´una giornata non accademica di democraziaª. Un sodalizio tra Regione e volontariato per prepararsi insieme ad affrontare tempi durissimi. Dall'anno prossimo, infatti, si sentiranno le conseguenze dei tagli alla spesa sociale messi in atto dal Governo nazionale. Il Fondo nazionale Politiche sociali è stato infatti ridotto dell'86%, quello per la non autosufficienza è stato annullato e quello per le famiglie sarà gestito solo a livello nazionale, senza ascoltare i territori. Una sfida difficile, come ha ricordato la stessa Gentile. ´Dobbiamo essere una squadra ha ribadito l'assessore e ci saranno regole nuove per costruire le leggi insiemeª.