Cerca nel sito:  

Biotestamento: una legge che divide

Data: 13/07/2011
Categoria: Altre News
Il decreto legislativo sul testamento biologico approvato alla Camera non riconosce la volontà del paziente di decidere su alimentazione e idratazione artificiale
Passa tra polemiche e delusioni il ddl sul biotestamento. Il testo, con le modifiche apportate dagli emendamenti approvati nell'aula di Montecitorio, tornerà ora al Senato per il disco verde definitivo. A far discutere è soprattutto l'articolo 3 del provvedimento che descrive "Contenuti e limiti della dichiarazione anticipata di trattamento (Dat)". In particolare si prevede che sulla sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione artificiale (per mesi al centro del dibattito nazionale per il caso di Eluana Englaro) non conta la volontà del paziente, espressa nella Dat, tranne in alcuni casi eccezionali. La Dat, inoltre, secondo questa legge, non è obbligatoria e indica un mero orientamento del paziente che non è in grado di comunicare su quali terapie preferisce ma con l'approvazione dell'emendamento di Paola Binetti è esplicitamente vietato indicare i trattamenti sanitari che si vogliono rifiutare. » una "legge-schifezza'', è il duro commento di Maria Antonietta Farina Coscioni, deputata radicale e co-presidente dell'Associazione Luca Coscioni. ''È l'unica definizione che si puo' dare a una legge sul fine vita imposta da una maggioranza clericale e oscurantista, che non trova riscontro in alcun paese europeo e occidentale; una legge che ci condanna a stati vegetativi anche quando preventivamente, in piena coscienza, abbiamo comunicato la nostra volontà in senso contrario. Con l'approvazione in particolare dell'articolo 3, con questa legge, se verrà confermata anche dal Senato, si negherà ogni valore alla volontà del singolo".


Torna all'elenco delle notizie
Sede centrale: Via Gentile, n.1a Lecce Tel.: 0832 392640 Fax: 0832 392640 E-mail:
Copyright © 2013-2015 Csvsalento. Tutti i diritti riservati.