Piccoli bebè piangono
Data:
21/07/2011Categoria: Altre News
Il ministero delle Finanze sta richiedendo la restituzione dei bonus bebè erogati dal 2005/06
Correva l“anno 2005/06, ed il Governo decretava l“erogazione di
un bonus di 1.000 euro per le famiglie, entro una certa soglia di reddito, che avessero avuto la gioia di mettere al mondo un figlio. Corre l“anno 2011 ed
il Ministero delle Finanze, a molte di quelle famiglie ora richiede la restituzione della somma percepita e una sanzione di 3.000 euro.
Ma perchè il Ministero, a distanza di 5 anni recrimina su queste assegnazioni? La motivazione fornita, si richiama a controlli effettuati dall“Agenzia delle Entrate che hanno evidenziato sinora circa 8.000 casi di autocertificazioni non veritiere. L“Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori), però, prende posizione e puntualizza che il problema di fondo della questione, non è da ricercarsi in una illiceità della condotta di migliaia di cittadini, quanto in una scorretta campagna informativa sulle condizioni di accessibilità al bonus, operata negli anni in oggetto. In particolare, non fu chiarificato se il limite di reddito stabilito in 50.000 euro annui, fosse da intendersi al netto o al lordo. Questo particolare ha fatto si, che diversi cittadini avessero ritenuto in buona fede, di poter esser beneficiari del bonus.
Ancora l“Aduc fa notare che lo stesso procedimento di richiesta della restituzione è da considerarsi illegittimo, in quanto sarebbero già trascorsi cinque anni dall“erogazione, e pertanto, seppur ci fosse stato il reato presunto, sarebbe già soggetto a prescrizione. Un ultima considerazione, infine, riguarda la sanzione amministrativa, in quanto, sempre l“Aduc fa notare, viene presentata come un onere a cui adempiere immediatamente ed in contemporanea alla restituzione del bonus, mentre in realtà, occorre attendere la pronuncia del giudice penale per stabilire se sia tale sanzione sia effettivamente dovuta o meno.
Un altro pasticcio della burocrazia che si riversa sulle famiglie italiane di basso reddito, ormai sempre più compresse dalla crisi economica.
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