Di sana e robusta costituzione

Data: 05/09/2011
Categoria: Un libro a settimana Angelicamente anarchico, come il suo autore. Il nuovo libro di don Andrea Gallo, in cui lui si descrive con una definizione che potrebbe risultare anacronistica, è un' arringa, quasi, in difesa della Costituzione. Angelicamente, non perchè non sia un peccatore, spiega don Andrea, ma perchè ha abbracciato a pieno la filosofia pacifista, con la sua forte svolta personale dopo essere stato un partigiano e aver fatto la lotta armata. Anarchico, perchè sempre dalla parte dei più deboli. Ovunque ci sia un sopruso, lui è lì in difesa di chi subisce. Appare una definizione in contrasto con lo scopo del libro, ´Di sana e robusta costituzioneª, arriva infatti in difesa della Costituzione italiana, in un momento in cui è sotto attacco continuo, da parte di chi invece dovrebbe tutelarla e prenderla da esempio. Si nutre di legge, di storia, si nutre della poesia di De Andrè, della filosofia di Gramsci che accusa l'indifferenza del popolo, del richiamo storico di chi ha sempre creduto nella cultura come unica forma di liberazione, come Calamandrei, padre della stessa Costituzione italiana, don Gallo sembra aver trovato, in questa formula, la ricetta della sua giovinezza. Come sempre per far capire chiaramente i suoi concetti, li spiega e li racconta con episodi della sua vita, come quando cita l'episodio in cui il cardinale Tettamanzi gli ha chiesto se lui pregasse, e con la solita franchezza don Andrea gli ha risposto di pregare, si, ma anche con una preghiera particolare: i primi dodici articoli della Costituzione italiana. La Costituzione, è per don Gallo, la bussola che deve guidare la nazione, il cittadino, e per lui, che oltre ad essere un uomo è anche un prete, oltre alla Costituzione c'è anche il Vangelo. La rete impazzisce per quest uomo, che con i suoi anni riesce ancora a far battere il cuore di chi lo ascolta, a far sentire quel fremito di chi ha sempre dormito e al risveglio pensa di aver perso troppo tempo. Don Gallo è così, forte, energico, irriverente, brutale come il suono della sveglia al mattino, eppure umile, affascinante, tanto brusco con i potenti quanto dolce con i deboli. Mai nelle sue parole si legge commiserazione per la sofferenza degli altri, ma sempre si tocca quell' impavida difesa che con un tono di sprono spinge la gente a non lasciarsi sopraffare dall'indifferenza. Il libro, di don Andrea, edito da Aliberti, è una perla di saggezza, pur non avendo la presunzione di esserlo.