Regioni: ecco come recuperare 900 milioni per finanziare il Fondo nazionale politiche sociali
Data:
07/09/2011Categoria: Altre News
Approvato un documento con una serie di emendamenti. Si porterebbe il Fondo a 1 miliardo e 85 milioni di euro, recuperati dal fondo per gli interventi strutturali di politica economica. “Avviare un Tavolo di confronto interistituzionale”
La Conferenza dei presidenti delle regioni e delle province autonome ha approvato il primo settembre (e ha reso noto solo ieri) un documento contenente una serie di emendamenti al disegno di legge n. 2887 "Conversione in Legge del Decreto Legge 13 Luglio 2011, N. 138". Tra gli emendamenti, previsto anche il ripristino del Fondo nazionale politiche sociali 2012 che, ad oggi, sembrerebbe essere stato azzerato dal Governo centrale.
L'emendamento, in realtà, prevedrebbe l'incremento del Fondo nazionale per il 2012 a 900 milioni di euro, fondo che nel 2011 ammontava a circa 185 milioni di euro. In totale dovrebbe quindi ammontare complessivamente a 1 miliardo e 85 milioni di euro. Lo stesso fondo già nel 2011 era stato dimezzato rispetto all'anno precedente, situazione che, in molte regioni d'Italia, produrrà effetti disastrosi a partire dal 2012.
L'emendamento, stando alle indicazioni contenute nel documento della Conferenza delle Regioni, prevede che le risorse finanziarie vengano recuperate dalla riduzione del fondo per gli interventi strutturali di politica economica. Tra le motivazioni dell'emendamento di incremento del fondo, la Conferenza delle regioni adduce la necessità di "consentire agli enti territoriali di svolgere le loro funzioni, soprattutto in questo momento in cui la situazione economica mette a dura prova le famiglie e le categorie più deboli della popolazione. Inoltre occorre tenere presente che la delega in tale materia assistenziale non può prescindere dalle competenze che la Costituzione assegna alle Regioni. Pertanto si conclude nel documento occorre da subito avviare un Tavolo di confronto interistituzionale per non giungere impreparati alla scadenza del 2012.".
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