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Cittadini, politica e cosa pubblica, una sinergia necessaria

Data: 05/10/2011
Categoria: Altre News
Nella trasmissione di Mondoradio “Fatti e opinioni” a confronto sui temi della partecipazione attiva, tra gli altri, Guglielmo Minervini, Vincenzo Tondi Dalla Mura, Carlo Salvemini, Daniele Ferrocino, Franco Chiarello, per ripartire dal dialogo e dal rapporto diretto con i cittadini
Secondo una ricerca condotta da Eurispes il 90% dei cittadini italiani non si fida più dei politici per l“incapacità di rispondere ai problemi reali del Paese, una vera e propria crisi di consenso. Nella trasmissione "Fatti e opinioni "di Mondoradio del 4 ottobre 2011 si è affrontato il difficile rapporto tra politica e cittadini e il tramonto del consenso della politica italiana, fallita sotto i colpi degli scandali e delle immoralità, dell“incapacità di governo dell“economia e del sociale. Politici e studiosi si troveranno a confronto su queste tematiche anche domani 5 ottobre 2011 al convegno di apertura del V Forum provinciale del volontariato "Chiamati a partecipare. Le opportunità della sussidiarietà per una società responsabile", in programma a Lecce presso la sede del Rettorato a partire dalle ore 18. Il problema non è solo nel difficile rapporto tra politica e cittadini, ma proprio nella mancanza di una pratica della partecipazione che, per il prof. Vincenzo Tondi Dalla Mura dell“Università del Salento, ha radici storiche e ideologiche "sedimentate nel tempo". Lacune che, particolarmente presenti al Sud, si sono tradotte nelle note pratiche clientelari. La congiuntura storica attuale richiede un necessario ripensamento della relazione tra cittadini e cosa pubblica: lo pensa Guglielmo Minervini, assessore regionale ai trasporti e vie di comunicazione, secondo cui "stiamo attraversando una fase di passaggio epocale. Il mondo nel quale vivremo nei prossimi anni sarà totalmente differente. La vera crisi, infatti, è l“incapacità di scorgere il futuro. Rispetto a questa crisi, siamo tutti in ritardo. » la società stessa incapace di cogliere il significato vero, i singoli cittadini, come le Istituzioni e la Chiesa". Anche per questo ogni mezzo che faciliti l“approccio e la relazione tra cosa pubblica e cittadinanza non può essere trascurato. Ne sono l“esempio tre esperienze del tutto innovative sul territorio provinciale e regionale. La prima, raccontata ai microfoni di Mondoradio da Carlo Salvemini, promotore di Lecce 2.0dodici, è una pratica "costante, faticosa e appassionante" di costruzione partecipata delle attività politiche, culturali e sociali della città di Lecce. La seconda, di respiro regionale e nazionale, presentata da Daniele Ferrocino del Forum regionale del Terzo Settore, ipotizza la creazione di "case della sussidiarietà e dei beni comuni", luoghi di promozione e raccolta delle istanze dei cittadini e delle amministrazioni, al fine di costruire percorsi di riflessione condivisi sui temi centrali per la società. Infine, il progetto "Cento passi" presentato da Franco Chiarello, sociologo dell“Università di Bari, è "un tentativo di mettere insieme le esperienze di cittadinanza attiva" per costruire politiche vere, rispondenti ai bisogni dei cittadini. Ripensare l“approccio della politica e delle istituzioni alla cosa pubblica, tracciare una nuova visione prospettica del futuro sulla base di un dialogo autentico e costante con la cittadinanza, sono i binari su cui far viaggiare necessariamente le politiche del futuro.


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