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Un progetto concreto per i disabili a Leverano

Data: 07/10/2011
Categoria: News Associazioni Lecce e provincia
Azioni e luoghi per superare le difficoltà dei portatori di handicap,in un progetto spiegato con le parole di Sandrino Ratta, presidente di Superamento Handicap
Nel mese di ottobre è partito il progetto "TUTTI INSIEME" promosso dall“Associazione "Superamento Handicap" a Leverano presso la sede operativa di Via R. Sanzio (zona ex 167) in collaborazione con l“Amministrazione Comunale, l“Istituto Comprensivo 1° Polo, il Sindacato SFIDA, l“Associazione VITA e l“Ambito di Zona di Nardò. Il progetto della durata di dodici mesi è stato finanziato dalla Regione Puglia Assessorato al Welfare e prevede la realizzazione di un laboratorio multimediale per l“inclusione tecnologica ed informatica delle persone con disabilità. Tutti i disabili che volessero aderire possono rivolgersi alla citata sede negli orari pomeridiani. Le esigenze che l“idea progettuale si prefigge di soddisfare derivano essenzialmente dal naturale desiderio di autonomia, di informazione e di integrazione sociale delle persone con disabilità e dei loro familiari. La quotidianità è fatta di vita domestica ed esterna, intessuta di rapporti sociali (di svago, affettivi, culturali, di impegno civile) e le difficoltà che si presentano nelle varie sfere di vita quotidiana per una persona con disabilità sono molte, a volte insormontabili, ma i così detti ausili "intelligenti", frutto di una tecnologia sempre più avanzata e fortunatamente alla portata di molti, possono ridurre se non addirittura azzerare le diversità. Particolare rilievo assume poi la necessità di reperire con tempestività informazioni circa i servizi, le agevolazioni, le attività di supporto in genere proposte dalla Pubblica Amministrazione. Un“esigenza, quest“ultima, che coinvolge anche e soprattutto le famiglie e quanti vivono quotidianamente a stretto contatto con persone con difficoltà fisico-sensoriali, psichiche o di relazione. In sintesi le esigenze individuate possono riassumersi in: 1. necessità di accedere a tutte le fonti di informazione e ai relativi servizi, ivi compresi quelli che si articolano attraverso gli strumenti informatici e telematici, 2. necessità di apprendere l“uso delle nuove tecnologie quale utile sviluppo e completamento degli strumenti a disposizione del disabile a supporto della sua crescita culturale, della sua autonomia e della sua totale integrazione sociale, 3. acquisire le conoscenze base per una interazione attiva con le nuove tecnologie, anche le più semplici, riducendo le disparità e i rischi derivanti dal "digital divide", 4. sradicare gli ostacoli affrontati dalle persone disabili come la discriminazione, l“isolamento dalla società, l“emarginazione economica, la mancanza di opportunità di partecipazione sociale, 5. necessità di acquisire le competenze base essenziali per l“inserimento in qualsiasi realtà lavorativa, visto che oramai ogni occupazione, anche la più semplice, richiede l“interazione con macchine dotate di sistemi automatici. Viviamo in una società basata sull'informazione e la conoscenza. In quest'età, successiva a quella industriale, l'informazione è sempre più un bisogno primario e la tecnologia, dal computer ai chioschi informativi, dai messaggi di posta elettronica alla ADSL, è sempre di più il mezzo per trasmettere, conservare e creare l'informazione, per comunicare, agire, interagire, rendersi protagonisti della propria vita quotidiana. L'accesso alla tecnologia dell'informazione rappresenta perciò sempre più un'opportunità di conoscenza, istruzione e lavoro e acquisisce sempre maggior importanza nel modo di vivere, di lavorare e di apprendere. Si può in qualche modo equiparare l'accesso alle tecnologie ed il loro pieno utilizzo ad un diritto primario per tutti i cittadini, nessuno escluso. Come da più parti è stato osservato, infatti, la pervasività delle tecnologie dell'informazione è un fenomeno che ha un duplice risvolto, in quanto se da un lato agevolano molte attività, riducono le distanze , favoriscono la comunicazione, dall“altro possono creare un divario insormontabile fra chi le governa e chi invece non le conosce, fra chi ne fa un uso quotidiano e chi ha difficoltà ad accedervi. Le cosiddette categorie deboli, ed in particolare i disabili, rappresentano un significativo gruppo di cittadini, i cui bisogni vanno contemplati all'interno della complessiva strategia per lo sviluppo di una società basata sulle tecnologie dell'informazione nel Paese. Nonostante la meritevole opera di alcune associazioni e l'impegno di diverse istituzioni, malgrado la presenza di buone prassi, moltissime sono le barriere sociali, organizzative, economiche ed individuali che impediscono una piena fruizione da parte di tutti delle possibilità offerte dalla rivoluzione digitale. In quest“ottica il progetto si propone di allestire un laboratorio informatico dotato delle più innovative tecnologie messe a disposizione dal mercato, nonchè di porre in essere delle attività volte a facilitare l“apprendimento e l“utilizzo stesso delle attrezzature e dei software specifici, e quindi segnalare e promuovere opportunamente i servizi offerti dalla pubblica amministrazione on line, le banche dati e i portali informativi specifici per la disabilità. Sandrino F. sco Ratta Presidente Associazione Superamento Handicap


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