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100 schiavi per ognuno di noi

Data: 03/11/2011
Categoria: Altre News
La stima è emersa da un questionario su consumi e abitudini lanciato dalla ong Slavery Footprint
Una provocazione che fa riflettere quella lanciata dall'organizzazione non profit Slavery Footprint attraverso un questionario online. Attraverso una serie di domande su consumi e abitudini, l'ong ha rilevato l'esistenza di un esercito di 27 milioni di persone praticamente ridotte in schiavitù. Dietro praticamente ogni cosa che compriamo, dagli alimenti all'abbigliamento all'elettronica, si nasconde, infatti, uno sfruttamento enorme: ogni cittadino medio che possegga un laptop, una bicicletta e un certo numero di paia di scarpe può calcolare di avere 'sulla coscienza' un centinaio di schiavi che hanno lavorato per lui. Sulla carta, la schiavitù e' stata dichiarata illegale nel mondo con la Dichiarazione universale di diritti dell'Uomo del 1948, ma nella realtà è tutt'altro che estinta e riguarda anche molti minori e le donne, sfruttate principalmente per la prostituzione. Per schiavitù si intende "chiunque è costretto a lavorare senza remunerazione, a essere sfruttato economicamente e che non e' nella possibilità di dire no".


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