Sit-in degli operatori dell'integrazione scolastica
Data:
11/11/2011Categoria: Altre News
Manifestazione in occasione della Conferenza dei servizi che si è svolta presso la sede della Asl di Lecce. Chiedono la reimmissione in servizio dopo il licenziamento del settembre scorso
Una sentenza ci vuole un attimo o forse qualche minuto ad emetterla, ma le conseguenze poi incidono a lungo sulle vite delle persone. » quello che sta accadendo a Lecce dove, per effetto della sentenza della Corte Costituzionale 68/2011 che ha parzialmente bocciato la legge regionale 4 del febbraio 2010, alcuni operatori dell'integrazione scolastica per alunni disabili della provincia di Lecce, sarebbero "inadeguati" rispetto al ruolo previsto per loro nella stabilizzazione. Gli operatori che sono di ruolo dal 2006, sarebbero stati stabilizzati nel febbraio del 2010 e licenziati nel settembre 2011. "Stiamo percorrendo le vie legali dice un'operatrice perchè riteniamo di avere tutti i requisiti per la stabilizzazione. Finora non abbiamo avuto riscontri da parte della Asl". La prossima settimana, per espressa volontà del commissario straordinario Valdo Mellone, si attiverà un tavolo tecnico per capire quali soluzioni proporre agli operatori che, per effetto di quella sentenza, sono rimasti fuori dalla stabilizzazione, fino ad essere licenziati.
Nel sit in di protesta sono intervenuti anche i sindacati. "In attesa del giudice del lavoro che speriamo si esprima quanto prima e favorevolmente dice Dario Cagnazzo, segretario territoriale della Federazione sindacati indipendenti abbiamo chiesto e ottenuto un tavolo tecnico con la direzione generale della Asl e le altre sigle sindacali. C'è una norma che potrebbe permettere l'inserimento di questo personale nella stabilizzazione". La norma prevederebbe il possesso dei tre anni di lavoro in una determinata data, oppure dà l'opportunità, entro una certa data, di maturare i requisiti richiesti.
Ovviamente il servizio, sebbene coperto in tutti i distretti del territorio salentino, grazie all'apporto di risorse finanziarie e professionali fornito dagli Ambiti territoriali nei Piani sociali di zona, ha comunque delle sofferenze.
Da parte sua il commissario straordinario della Asl di Lecce Valdo Mellone, è sufficientemente fiducioso "giacchè dopo la sentenza sono intervenute delle novità che consentirebbero l'apertura a nuovi strumenti probabilmente applicabili. Ci rimetteremo attorno ad un tavolo con le organizzazioni sindacali per valutare assieme le soluzioni".
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