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» fitta la rete pugliese contro le discriminazioni

Data: 23/11/2011
Categoria: News Regione Puglia
Sono più di settanta gli enti che faranno parte dei Nodi locali contro la discriminazione all“indomani dell“intesa fra l“Unar e Regione Puglia. A breve anche il Centro regionale antidiscriminazioni
Una Rete pugliese per prevenire e contrastare ogni forma di discriminazione, con l“obiettivo di costruire un Centro regionale contro ogni forma di discriminazione. » quello che si cerca di costruire in Puglia dopo l“adesione di più di settanta enti all“avviso che selezionava i soggetti idonei alla costruzione di una rete locale di contrasto dei fenomeni discriminatori. In totale vi hanno partecipato 97 soggetti, di cui 77 ammessi nella rete e 20 i non ammessi. Nei mesi scorsi la Regione Puglia ha siglato un protocollo d'intesa con l'UNAR Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni razziali per costituire il Centro regionale antidiscriminazioni. Gli enti ammessi, per il tramite della candidatura regionale, svolgeranno attività di informazione ed orientamento legale avvalendosi anche della rete dei servizi sociali presenti nel territorio, in stretta collaborazione sia con gli sportelli sociali sia con gli sportelli per l“integrazione sociosanitaria delle persone immigrate. Obiettivo del Centro è quello di prevenire e contrastare ogni forma di discriminazione (sessuale, razziale, religiosa) attraverso un modello di organizzazione ben definito e ramificato, a più livelli: un nucleo centrale, il Centro di coordinamento regionale, ubicato presso la Regione Puglia, nell'assessorato al Welfare, all'interno del Servizio Politiche di Benessere sociale e pari opportunità composto dall“Ufficio garante di genere, Ufficio della consigliera di parità, UPI e ANCI; sei nodi provinciali ubicati presso i Centri risorse famiglie; sei nodi locali (centri antidiscriminazione), ubicati presso gli Ambiti Territoriali e le associazioni del terzo settore che hanno manifestato interesse a far parte della "rete". Il Centro ha anche una funzione di controllo e di vigilanza sui territori, grazie ad un“azione di monitoraggio dei fenomeni di discriminazione a tutti i livelli. Il Centro è concepito come snodo fondamentale di una serie di attività che percorrono la rete territoriale, grazie al raccordo tra istituzioni e Terzo settore pugliese. "Si tratta ha detto l“assessore al Welfare Elena Gentile di una tappa fondamentale per la tutela delle persone più fragili e per la valorizzazione delle differenze, dopo la grande attenzione messa in campo dalla Regione con il varo delle leggi sulla solidarietà sociale più innovative degli ultimi anni".


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