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Il tortuoso percorso verso la legalità sostanziale

Data: 19/12/2011
Categoria: Altre News
Stanziati 57milioni per l'edilizia carceraria e via libera al decreto svuota-carceri. Intanto la popolazione dei detenuti aumenta del 51%
C'è un popolo che continua a crescere silenziosamente, spesso ignorato dallo sguardo di chi lo considera un popolo senza speranza. Si tratta dei detenuti nelle carceri italiane, tristemente noti per la condizione di sovraffollamento in cui vivono. A ricordarlo ancora una volta Eugenio Sarno, segretario generale della Uil Penitenziari, che illustra i risultati di uno studio effettuato sulle vacanze organiche del personale rilevate dal DAP al 31 ottobre 2011 e che parla di una popolazione detenuta che è aumentata del 51% mentre l'organico della polizia penitenziaria ha subito un decremento di circa il 9%. Sovraffollamento che nell'istituto penitenziaro di Lecce Borgo San Nicola raggiunge la quota del 120% e un altissimo numero di suicidi. Una situazione esplosiva, tanto che i dirigenti degli istituti penitenziari che aderiscono al Sidipe qualche giorno fa hanno scritto una lettera al neoministro della Giustizia Paola Severino per rilanciare l'allarme rispetto a una condizione sostenibile, chiedendo con forza all'Italia di imboccare la strada della "legalità sostanziale". Cade a pennello l'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del cosidetto pacchetto svuota-carceri che prevede oltra a un investimento di circa 57milioni per il 2012 per l'edilizia carceraria, una norma che consente ai detenuti di scontare agli arresti domiciliari gli ultimi 18 mesi di carcere, a fronte dei 12 previsti dalla norma approvata nel precedente governo. Un provvedimento "tampone", in attesa di una soluzione strutturale all'insegna della "legalità sostanziale" che tanto spesso viene invocata.


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