Un territorio che si consuma troppo
Data:
12/01/2012Categoria: News Associazioni Lecce e provincia
L'associazione Nuova Messapia ha pubblicato una mappa in cui si evidenzia il grado di consumo di territorio della zona di Soleto
C'è un processo apparentemente silenzioso che sta lentamente divorando il paesaggio salentino (e non solo) da cui sarà difficile tornare indietro. Si tratta del consumo di territorio, rispetto al quale
da tempo l'associazione "Nuova Messapia" porta avanti un'opera di sensibilizzazione sulle gravi conseguenze, puntando il dito soprattutto su ciò che accade nella zona di Soleto dove, al più per esigenze industriali, il consumo è imperante. Per evidenziare il suo impatto sul paesaggio, l'associazione ha reso pubblica una mappa (vedi allegato) su facebook dove viene indicato l'impatto di centrali energetiche e strade sul territorio.
Per leggere la mappa è necessario tener ben presente quanto segue:
in rosso è indicato il centro storico del paese rimasto invariato fino agli anni '50;
il perimetro urbano attuale;
in rosa la zona Pip o zona industriale;
in blu le cave attive in questa porzione di territorio (le cave più grandi sono attualmente in piena attività estrattiva con annessi opifici industriali);
in arancione la super strada a quattro corsie, un'opera costruita negli anni '80 che, secondo l'associazione, "letteralmente lacera il cuore verde degli uliveti secolari di Soleto";
in giallo, una consistente parte degli impianti fotovoltaici industriali costruiti a Soleto (molti ricadono in piena zona agricola).
"Continuando con questo ritmo sostenuto commenta il gruppo - il territorio e il paesaggio agricolo e rurale di Soleto sarà cancellato inevitabilmente nel giro di pochissimi anni e questo a gravissimo danno di tutta la collettività e delle future generazioni".
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