5 per mille a beni culturali e paesaggistici, occhio alla compilazione
Data:
31/01/2012Categoria: Altre News
In un appello del Fai si evidenza la difficoltà nella compilazione del modello 730: "è peggio di una beffa"
Un 5 per mille in salita quello di quest'anno. A denunciarlo è Ilaria Borletti, presidente del Fai (Fondo ambiente italiano) in un appello rivolto al ministro per i Beni e le Attività Culturali Lorenzo Ornaghi. Il motivo della polemica è
la modalità di compilazione del modello 730 nella sezione dedicata alla destinazione dei fondi del 5 per mille al "Sostegno alle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici", una delle novità più rilevanti di quest'anno. L'allargamento dei possibili beneficiari dei fondi, infatti, è reso ostico da una grave dimenticanza, quella dell“opzione che permetta al contribuente di scegliere l“ente a cui destinare il proprio 5 per mille nell'apposito spazio del modello 730.
In questo modo
´i fondi che confluiranno nella casella "Sostegno alle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici" commenta Borletti allo stato attuale andranno tutti e solo al ministero dei Beni culturali, quindi allo Stato, disattendendo il più elementare criterio di trasparenzaª.
´Peggio di una beffa continua il presidente per noi del Fai ma non solo per le molte associazioni, fondazioni museali o di tutela e valorizzazione che si impegnano quotidianamente in questo ambito che saranno costrette con costi aggiuntivi a
chiedere ai propri sostenitori di scrivere il codice fiscale dell“ente prescelto nella generica casella "Sostegno al volontariato......". Viene tradito lo spirito che ha portato all“introduzione del 5xmille e si trae facilmente in errore il contribuenteª.
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