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Al via la sesta edizione pugliese delle “città invisibili”

Data: 09/02/2012
Categoria: News Regione Puglia
Finanziato dal dipartimento Pari opportunità, il progetto regionale di prevenzione e contrasto dei fenomeni di tratta per sfruttamento lavorativo di persone immigrate. Nel 2011 3.447 contatti, nella stragrande maggioranza vittime di sfruttamento sessuale
In Puglia la tratta di esseri umani è un fenomeno che colpisce in maniera massiccia e diversificata (sfruttamento sessuale in strada e sempre più - in doors; sfruttamento lavorativo spesso mistificato e confuso dall“opinione pubblica con il "lavoro nero") cittadini comunitari, "neocomunitari" ed extracomunitari regolarmente o irregolarmente presenti. Il progetto "Le città invisibili", promosso dall“assessorato regionale al Welfare ed attuato in partnership con la Comunità Oasi2-San Francesco di Trani, l“associazione Micaela di Adelfia, l“associazione Giraffah e la cooperativa CAPS di Bari, si inserisce in questo scenario e negli anni si è consolidato come una vera e propria buona pratica. L“obiettivo è quello di rendere visibile la fenomenologia della tratta, facendo emergere le storie, i luoghi e i contesti di grave sfruttamento per fini lavorativi, ed offrendo l'opportunità alle vittime di spezzare la loro condizione di isolamento, operando così anche un forte contrasto alla criminalità. Già i numeri delle cinque edizioni precedenti sono impressionanti. Solo nei primi 10 mesi del 2011 (i dati sugli ultimi mesi non sono ancora disponibili), il progetto ha realizzato 3.447 contatti, di cui 1.181 uomini e 2.252 donne, alcune in gravidanza, e 14 trans. La nazionalità prevalente è quella nigeriana, ma non mancano altre nazionalità, anche comunitarie, compresa quella italiana. Si tratta nella stragrande maggioranza dei casi di vittime di sfruttamento sessuale (2.180), seguite da 774 vittime di sfruttamento lavorativo, 273 persone gravemente indigenti, 139 persone coinvolte in economie illegali e 71 in accattonaggio. I contatti hanno hanno permesso di realizzare 36 accoglienze in strutture dedicate e relativi progetti di inserimento e 445 fra accompagnamenti ai servizi socio assistenziali e sanitari, colloqui con operatori sociali, consulenze legali e mediazione linguistico-culturale. A marzo prossimo sarà possibile conoscere i dati definitivi di tutto il 2011. L'edizione 2012 del progetto, finanziato con oltre 250mila euro, prevede anche alcune innovazioni: una postazione "help center" a Bari presso la stazione centrale, nata dall'accordo con la rete italiana delle Ferrovie e i trasporti della Regione Puglia, in via di definizione, e un'unità territoriale operativa che si occuperà delle azioni "pro-attive" per l'emersione delle vittime, con una reperibilità h24, che renderà gli operatori sempre rintracciabili e disponibili per le situazioni di emergenza, in raccordo anche con il Numero Verde nazionale antitratta (800290290). possibili anche le segnalazioni d'emergenza ai seguenti contatti: per la provincia Bat 3461440818, per la provincia di Bari 3883437926, per Bari città 3487777543 (donne), per Bari città 3453097407 (uomini). Intanto dall“assessorato regionale al Welfare fanno sapere di avere avviato tutte le necessarie sinergie con le azioni previste nel Piano di emergenza per il Nord-Africa.


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