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Barca: “Non vi può essere sviluppo senza inclusione sociale”

Data: 24/02/2012
Categoria: Altre News
Il ministro per la coesione territoriale a Bari lancia nuove sfide e propone una politica nazionale dei servizi alla persona che si occupi della sostenibilità a lungo termine dei servizi e delle attività
Nel corso della sua visita istituzionale a Bari, il ministro per la coesione territoriale Fabrizio Barca ha messo in calendario numerosi incontri e visite a realtà produttive, cantieri di infrastrutture con seminari di approfondimento sul Piano di Azione e Coesione per il miglioramento dei servizi pubblici collettivi al sud. Tra gli altri, ha incontrato, in un gruppo ristretto, la struttura regionale impegnata nell'utilizzo dei fondi strutturali e dei fondi per gli obiettivi di servizio e l'assessorato al Welfare della Regione Puglia, per discutere degli obiettivi di servizio nazionali con particolare riguardo ai servizi per la prima infanzia e per il lavoro di cura domiciliare per gli anziani. Un incontro che ha chiarito gli indirizzi che l'attuale governo intende perseguire nel miglioramento dei servizi pubblici. "Non può esserci sviluppo e non può ripartire la crescita in Europa e in Italia da detto il ministro Barca se non ripartono aree come il Mezzogiorno e se si continua a separare le politiche industriali da quelle per la coesione territoriale e l'inclusione sociale. Noi dobbiamo smettere di pensare che le politiche sociali servano per surrogare politiche industriali assenti o male definite." Una dichiarazione che apre alla possibilità che il governo Monti rimetta mano ai tagli effettuati dall'ultimo governo Berlusconi sulle politiche sociali e che stanno rendendo difficile la programmazione degli enti locali: ai tagli lineari il ministro Barca contrappone la politica dello spending review. "Riprendere una politica nazionale dei servizi alla persona - ha continuato il ministro - che si preoccupi anche della sostenibilità dei servizi/attività a seguito degli investimenti e della qualità dei servizi. Per tutto l'incontro, il ministro ha ribadito il forte interesse e la grande attenzione per le modalità seguite dalla Puglia "nella definizione degli standard strutturali, organizzativi e funzionali dei servizi alle persone e per l'omogeneità tra offerta pubblica e offerta privata". L'interesse per la Puglia riguarda anche l'utilizzo delle risorse FESR (con la flessibilità Fse) per sostenere la domanda delle famiglie di accesso ai servizi, con obiettivi di cura, di appropriatezza delle prestazioni, di risposta mirata ai bisogni.


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