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I veleni di Taranto

Data: 02/03/2012
Categoria: Altre News
Consegnata al Gip, la scioccante perizia epidemiologica sulle conseguenze dei fumi dell'Ilva sulla salute dei tarantini. 90 i morti all'anno attribuibili ai superamenti di concentrazione annuale di Pm10
Certamente non è un fulmine a ciel sereno, ma le conclusioni della perizia epidemiologica sull'impatto dei fumi dell'Ilva sulla salute dei cittadini di Taranto fanno comunque paura. ´L'esposizione continuata agli inquinanti dell'atmosfera emessi dall'impianto siderurgico c“è scritto nella perizia ha causato e causa nella popolazione fenomeni degenerativi di apparati diversi dell'organismo umano che si traducono in eventi di malattia e di morteª. Un documento di 226 pagine firmato dai tre esperti nominati dal gip Patrizia Todisco, Annibale Biggeri, docente ordinario all'università di Firenze e direttore del centro per lo studio e la prevenzione oncologica, Maria Triassi, direttore di struttura complessa dell'area funzionale di igiene e sicurezza degli ambienti di lavoro ed epidemiologia applicata dell'azienda ospedaliera universitaria Federico II di Napoli, e Francesco Forastiere, direttore del dipartimento di Epidemiologia dell'Asl di Roma redatto per l“incidente probatorio inserito nell“inchiesta sull“inquinamento prodotto dall“Ilva e consegnato al magistrato. ´Nei sette anni considerati, per Taranto nel suo complesso, si stimano 83 decessi attribuibili ai superamenti del limite Oms di 20 microgrammi al metro cubo per la concentrazione annuale media di Pm10. Nei sette anni considerati per i quartieri Borgo e Tamburi i più influenzati dalle emissioni si stimano 91 decessi attribuibili ai superamenti Oms di 20 microgrammi al metro cubo per la concentrazione annuale media di PM10ª. Numeri da capogiro, malattie che sempre più spesso coinvolgono i bambini e tanta, tanta rabbia: ´si stimano - sempre secondo la perizia - 193 ricoveri per malattie cardiache attribuibili ai superamenti del limite Oms di 20 microgrammi al metro cubo per la media annuale delle concentrazioni di Pm10 e 455 ricoveri per malattie respiratorieª. La maxi perizia sarà esaminata in aula dalle parti il prossimo 30 marzo e poi il gip Todisco trasmetterà gli atti alla procura che dovrà decidere se chiedere il sequestro degli impianti e come proseguire le indagini sulle emissioni.


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