Il bene si libera
Data:
29/03/2012Categoria: Altre News
A Ugento tre strutture confiscate alla mafia diventano luogo di crescita sociale per minori, ex detenuti e madri con figli a carico
La lotta alla criminalità organizzata si trasforma in azioni di interesse sociale con
l'inaugurazione a Ugento di tre strutture confiscate alla mafia e riconvertite per offrire nuove opportunità di crescita sociale a minori, ex detenuti e madri con figli a carico, a sostegno delle fasce più deboli della popolazione. La loro gestione è stata affidata ad associazioni o cooperative impegnate nel sociale.
Il primo è un immobile situato in
località Fontanelle, all“interno del Parco Regionale Naturale, grazie ad un investimento pari a 150mila euro diventato oggi una
residenza estiva per minori in condizioni di disagio.
Il secondo è una struttura in
località Paduli destinata a ospitare un
centro sociale rieducativo per persone sottoposte a provvedimenti privativi o limitativi della libertà personale e ha richiesto un importo di 166mila euro.
Il terzo, infine, è situato in
via Tasso dove prenderà vita un centro per minori, gestanti e madri con figli a carico, grazie ai lavori che hanno richiesto oltre 400mila euro. Le risorse economiche provengono soprattutto dai fondi Pon - Sicurezza per lo Sviluppo Obiettivo Convergenza 2007-2013, Obiettivo Operativo 2.5.
La Città di Ugento ha avuto il via libera definitivo dall'Agenzia nazionale facente capo al Ministero dell“Interno, il via definitivo su ben 11 immobili, collocandosi insieme a Lecce e Squinzano tra i comuni della provincia con un maggior numero di beni rifunzionalizzati.
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