Un appello a difesa della Costituzione

Data: 30/03/2012
Categoria: Altre News » dura la lettera che parte dal Comitato per il prepensionamento dei familiari di disabili gravi e gravissimi e ha come destinatario questa volta il presidente della Repubblica, quello che, per dirla con le parole della presidente del comitato, Simona Bellini "dovrebbe essere il primo garante della Costituzione e che invece, nel corso del suo mandato ne ha totalmente e a questo punto anche volutamente ignorato i suoi principi fondamentali". Il Comitato è impegnato da 17 anni nella lotta per la difesa dei diritti fondamentali di persone che, ogni giorno, ogni ora, ogni attimo dedicano cure, attenzioni, amore ai propri familiari disabili gravi e il cui tempo deve essere impiegato anche per lavorare e produrre per poter garantire quelle cure che lo Stato non è in grado di erogare. "Tutto un popolo delle tenebre così lo definisce la Bellini nella sua lettera volutamente ignorato, che, dopo aver trascorso la notte a girare i propri cari nel letto, cambiato pannoloni, somministrato antiepilettici o anche più semplicemente confortato, alle luci dell“alba deve andare a lavorare per vivere. Sono impiegati, camionisti, operai, insegnanti ai quali si chiede di produrre, con professionalità e concentrazione! I quali non hanno nemmeno la possibilità di scegliere se trasformarsi o meno in roghi umani per attirare tragicamente l“attenzione sulla propria situazione perchè a casa c“è qualcuno che li aspetta e che necessita di loro per sopravvivere. E questo lo Stato lo sa, e lo sa anche lei Presidente, e il vostro assordante silenzio lo dimostra ampiamente". Ed è proprio in prossimità della scadenza del mandato che il Comitato rivolge l'ennesimo appello, più volte inascoltato, al presidente della Repubblica, perchè non rimandi al suo successore il problema del prepensionamento: "Per chiudere il suo mandato e, probabilmente la sua carriera politica, quale azione sceglierà Presidente, il consenso dei più o la difesa degli invisibili? L“inerzia che rifugge dalle problematiche sociali più scomode o la coraggiosa difesa della Costituzione?"