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Un cordone per la vita al Ministero

Data: 17/04/2012
Categoria: News Associazioni Lecce e provincia
Il comitato leccese è l'unica associazione pugliese a partecipare al tavolo tecnico per la diffusione e sensibilizzazione di una corretta informazione sulla donazione del cordone ombelicale
Tempi di soddisfazioni per il comitato leccese "Un cordone per la vita", l'unica associazione pugliese convocata dal Ministero della Sanità, insieme ad altre associazioni nazionali, per l“istituzione di un tavolo tecnico finalizzato alla diffusione e sensibilizzazione di una corretta informazione sulla donazione del cordone ombelicale. Una filosofia, quella della donazione che da sempre caratterizza l'opera dell'associazione presieduta da Alessia Ferreri. ´Donare ricorda la presidente significa aumentare la possibilità di trovare compatibilità per chi è in attesa di trapianto. Donandolo, il sangue del cordone è messo a disposizione di chiunque ne abbia bisogno, mentre, conservandolo per se stessi in biobanche estere, si sottrae tale campione ematico ad una effettiva possibilità di utilizzo, perchè non ci sono, a tutt“oggi, certezze terapeutiche legate alla conservazione autologa di questo tipo di sangue. La linea del nostro comitato, quindi, è del tutto pro donazione del cordone ombelicale e contro la conservazione per se stessi che io ritengo alla stregua di una "speculazione emozionale"ª. A questa conquista, si aggiunge per l'associazione leccese la soddisfazione di un bambino francese che nei giorni scorsi è stato trapiantato con il sangue del cordone donato in Puglia. Un risultato, quindi, che supera le barriere nazionali e che si aggiunge all'istituzione della Banca regionale del Cordone Ombelicale, ospitata presso la Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo e realizzata, nel 2007, grazie all“azione caparbia del comitato guidato dalla presidente Alessia Ferreri. ´Quando ci ritroviamo di fronte ad una vita salvata dice la Ferreri grazie al sangue cordonale donato, siamo ancora più motivati a continuare nella nostra attività, anche se, da quando, nel luglio scorso, abbiamo dovuto lasciare (per lavori di ristrutturazione al piano) la sede che occupavamo nel reparto di Ginecologia ed Ostetricia dell“Ospedale "Vito Fazzi" di Lecce, abbiamo registrato un leggero calo delle donazioni a vantaggio delle conservazioni a pagamento. Ed è un peccato perchè, secondo i dati in nostro possesso, a metà 2011, Lecce si è attestata al secondo posto come centro per le donazioni in Pugliaª. A cosa serve il cordone ombelicale? Il sangue che durante la gravidanza irrora la placenta contiene una gran quantità di cellule staminali emopoietiche, in grado di dare origine ai costituenti cellulari del sangue (globuli rossi, bianchi e piastrine). Prelevando tali cellule dal cordone ombelicale e trapiantandole, è dunque possibile rigenerare l“ambiente midollare di pazienti affetti da malattie come linfomi e leucemie, e sottoposti a cure radio e chemioterapiche particolarmente intense. La raccolta del sangue placentare subito dopo il parto è una procedura del tutto innocua per mamma e neonato, non interferisce con il percorso nascita e permette di utilizzare risorse biologiche preziose che altrimenti verrebbero eliminate.


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