Mai più complici!
Categoria: Altre News
È l'appello lanciato sul web dalla rete di Se non ora quando per denunciare il fenomeno dei femminicidi in Italia. Nel 2012 sono state 55 le donne uccise per mano di uomini

In Italia dall'inizio di quest'anno sono state uccise 54 donne per mano di mariti, padri, amanti, fratelli, sconosciuti, tutti uomini. Un massacro che spinge a riflettere sulle motivazioni culturali, sulle questioni irrisolte nel rapporto uomo-donna, sull'humus di valori che rende fertile questo terreno di guerra efferata. L’ultima vittima si chiama Vanessa, 20 anni, siciliana, strangolata e ritrovata sotto il ponte di una strada statale. I nomi, l’età, le città cambiano, le storie invece si ripetono: sono gli uomini più vicini alle donne a ucciderle.
“Basta al femminicidio” è l'appello lanciato dalla rete delle donne "Se non ora quando", da Loredana Lipperini e Lorella Zanardo (Il corpo delle donne) che hanno diffuso sul web l'appello/petizione “Mai più complici” rivolto alla Società civile, al parlamento e al Consiglio dei Ministri.
«Le notizie li segnalano come omicidi passionali – si legge nell'appello – storie di raptus, amori sbagliati, gelosia. La cronaca li riduce a trafiletti marginali e il linguaggio le uccide due volte cancellando, con le parole, la responsabilità. È ora invece di dire basta e chiamare le cose con il loro nome, di registrare, riconoscere e misurarsi con l’orrore di bambine, ragazze, donne uccise nell’indifferenza. Queste violenze sono crimini, omicidi, anzi FEMMINICIDI. È tempo che i media cambino il segno dei racconti e restituiscano tutti interi i volti, le parole e le storie di queste donne e soprattutto la responsabilità di chi le uccide perché incapace di accettare la loro libertà».
Torna all'elenco delle notizie