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"Salviamo lo Stato sociale": l'appello su Famiglia Cristiana

Data: 23/05/2012
Categoria: Altre News

Comunità di Capodarco, Gruppo Abele-Libera, Fondazione Exodus, Cnca si rivolgono al governo Monti affinchè siano fermati i tagli. “Nessuno deve essere lasciato indietro”

"Salviamo lo Stato sociale". Famiglia Cristiana pubblica un appello di don Vinicio Albanesi (Comunità di Capodarco), don Luigi Ciotti (Gruppo Abele, Libera), don Antonio Mazzi (Fondazione Exodus), don Armando Zappolini (presidente del Cnca, il Coordinamento nazionale delle comunità d’accoglienza) affinché il governo Monti fermi i tagli e "salvi lo Stato sociale". "Chiediamo che il necessario rigore per risanare il Paese coinvolga tutti, nessuno escluso, gravando equamente sulle spalle di ciascuno, secondo i pesi che ciascuno può portare. A chi più ha, più deve venire chiesto. Nessuno dev’essere lasciato indietro. Abbattimento di insensati quanto onerosi privilegi, lotta all’evasione fiscale, contrasto ai fenomeni di corruzione, drastica riduzione delle spese militari: i soldi vanno presi là dove ci sono. È intollerabile che non si possa finanziare il Fondo per la non autosufficienza e si continuino a riempire gli arsenali" scrivono i quattro sacerdoti.

E aggiungono: "Il modello sociale europeo è nato proprio dal riconoscimento che, abbandonando gli individui a sé stessi, perderemmo o non valorizzeremmo molte energie, creatività, aspirazioni: creare le condizioni per sviluppare queste risorse è diventato il compito di una responsabilità pubblica, collettiva, ancorata alla tutela dei diritti di cittadinanza". Non è soltanto una questione etica, di giustizia o di tenuta della coesione sociale. "È un problema che va dritto al cuore del patto che fonda il nostro sistema. Democrazia, infatti, significa anche che ciascuno possa costruire autonomamente il proprio progetto di vita, partendo da opportunità che vanno garantite nel campo educativo". "Creare le condizioni per sviluppare queste risorse è diventato il compito di una responsabilità pubblica, collettiva, ancorata alla tutela dei diritti di cittadinanza. Questo chiediamo. Sappiamo di non essere soli a farlo".



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