Lecce contro il racket e l'usura
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Finanziato dal ministero un nuovo progetto per il potenziamento dello Sportello Antiracket Salento

Il ministero della Funzione Pubblica e il ministero degli Interni hanno approvato un progetto ad hoc per combattere il racket, l’usura e le estorsioni grazie ai finanziamenti legati al Pon Sicurezza, Misura 2.4. Sono in arrivo 500mila euro per arredi urbani e infrastrutture per gli sportelli antiracket di Lecce, Brindisi e Taranto e 1 milione 300mila euro per la gestione triennale degli stessi centri. Lo sportello comunale antiracket da anni assiste, grazie all'associazione Antiraket Salento, le vittime del racket e dell'usura.
Negli anni lo Sportello è diventato un punto di riferimento speciale e unico per tutti gli imprenditori vittime dei reati in questione: nel tempo sono stati prodotti significativi risultati in termini di denunce, assistenza alle vittime per le pratiche di accesso al Fondo di Solidarietà, sospensioni dei termini , raccolta di informazioni trasmesse puntualmente alla Procura della Repubblica, interventi per accesso al credito, sostegno psicologico e assistenza legale e tecnica. Attività che oggi vengono considerate necessarie e irrinunciabili, ma inesistenti prima.
Gli Sportelli si occupano anche di accesso al credito, colloquiando con Istituti di credito per appianare situazioni debitorie che, purtroppo, negli ultimi tempi hanno indotto al suicidio diversi imprenditori: "Nessuno ha la bacchetta magica – ha spiegato la presidente dell’Associazione AntiRacket Salento, Maria Antonietta Gualtieri - ma certamente con il supporto psicologico e con l’intervento presso le banche, si possono ammorbidire situazioni che, nella solitudine di chi vive il disagio, rischiano l’implosione nella forma più tragica".
Grazie ai significativi risultati raggiunti, lo Sportello Antiracket Salento è diventato un modello da seguire. Dopo l’apertura di uno sportello ad hoc a Taranto anche le città di Brindisi e Bari mostrarono interesse verso la positiva esperienza leccese. Ecco perché Antiracket Salento è arrivato a costituire la Federazione Antiracket Antimafia Puglia con il preciso obiettivo di organizzare "il sistema antiracket" del territorio e di operare con le stesse strategie. Per rispondere a tale esigenza di alto profilo sociale e per dare certezza all’offerta di qualità di servizi e soprattutto in termini di competenza specifica nel campo, il Centro leccese ha provveduto a certificare le associazioni di appartenenza alla FAAP (Federazione Antiracket Antimafia Puglia) con la denominazione unica Antiracket Salento, seguita dalla città di appartenenza e nello specifico Antiracket Salento Brindisi, Taranto, Gallipoli e a breve Nardò e, ovviamente la "Casa madre" di Lecce. Lo stesso sistema di certificazione si applicherà per le associazioni che verranno costituite nelle province di Brindisi e Taranto.
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