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Sla, quale futuro?

Data: 04/06/2012
Categoria: Altre News

Non si placano le polemiche sui fondi per la non autosufficenza, dopo la decisione del governo Berlusconi, diventata attuale in questi giorni, di "regionalizzare" i fondi per la sclerosi laterale amiotrofica. E a farne le spese sono sempre gli ultimi

Cosa sarà dei fondi per la sclerosi laterale amiotrofica? Una vecchia disposizione del governo Berlusconi, divenuta in questi giorni attuativa, farebbe sì che a decidere delle sorti dei fondi per la non autosufficenza e per l'organizzazione dei livelli essenziali di assistenza, siano le Regioni, sulla base degli stanziamenti fatti dal Governo centrale. Ma quali fondi? Quali stanziamenti? La domanda non è peregrina, giacché i fondi destinati alla sclerosi laterale amiotrofica erano quelli del 5 per mille del 2010, gli stessi che, come abbiamo documentato giorni fa ( http://www.csvsalento.it/notizie/dettagli.php?id_elemento=3713&) sembrerebbero essere spariti dall'assegnazione: si parla di ben 80 milioni di euro. Una cifra che potrebbere significare l'azzeramento del fondo per la Sla già di per sé tanto risicato. E allora la mobilitazione si fa più forte e le associazioni di familiari si organizzano per protestare sonoramente contro la mancanza di una posizione chiara da parte del Governo.

Ma a dire la propria è anche il Forum nazionale del Terzo settore che attraverso il suo rappresentante nazionale, Olivero dichiara guerra: "Dimostreremo che il no profit è unito in questa battaglia, al di là delle diverse sensibilità sociali. Il welfare sussidiario non può essere considerato esclusivamente un costo, proprio in un momento in cui, al contrario, serve un investimento strategico su questo fronte, come spinta verso un nuovo modello di sviluppo".

Intanto anche le associazioni delle famiglie hanno organizzato una sonora protesta per giovedì 7 giugno davanti al ministero dell'Economia. Di seguito riportiamo il testo della mobilitazione.

ROMA: PRESIDIO DEI DISABILI GRAVI PER OTTENERE GLI ASSEGNI DI CURA IN TUTTA ITALIA. "RIPRISTINO DEL FONDO NON AUTOSUFFICIENTI FINALIZZATO ESCLUSIVAMENTE ALL'EROGAZIONE DEGLI ASSEGNI DI CURA ".

I malati gravissimi scendono nuovamente in piazza per reclamare una vita degna. Siamo vicini ai terremotati dell'Emilia, ma anche noi il nostro "terremoto" lo subiamo quotidianamente . In un'Italia in crisi, dove si chiedono sacrifici ai soliti noti, continuano a proliferare: hospice, case famiglia, residenze socio assistenziali dove le regioni sperperano miliardi per ingrassare i conti in banca di pochi. Le persone con gravi difficoltà DEVONO STARE A CASA , circondati dagli affetti, a costi contenuti. Meno strutture residenziali, più famiglie: lo stato deve supportarci con l' ASSEGNO DI CURA, riducendo ad un terzo i costi , erogare contributi diretti, senza intermediari per l'assunzione di badantato formato. 

PRESIDENTE MONTI, CHIEDIAMO CON URGENZA QUANTO SEGUE: 

- Ripristino del fondo della non autosufficienza per un importo non inferiore a 600 milioni. 

-  Impegno del governo a incanalare con decreto dettagliato 500 milioni per le patologie gravemente invalidanti, con contributo rapportato al bisogno assistenziale legato all'ingravescenza. Il riparto fra le regioni dovrà essere fatto in funzione del tasso di prevalenza delle patologie interessate. 

-  Erogare un contributo annuo di 20.000€ per ogni persona portatrice di malattia degenerativa progressiva, con tracheostomia, in ventilazione meccanica 24 ore su 24 e tetraparesi con allettamento; casi di coma bisognosi di assistenza h24 e tutti quei casi di bisogno assistenziale equivalente indipendentemente dalla patologia. 

- I finanziamenti dovranno, specificatamente da decreto, essere erogati integralmente alle famiglie senza oneri accessori; le famiglie dovranno certificare le  spese tramite buste paga e contributi per assistenti familiari. 

Riteniamo doveroso da parte del Governo accogliere queste richieste con convinzione, perché è inaccettabile che intere famiglie diventino preda della disperazione, assumendosi l'onere di fare ciò che per uno stato civile dovrebbe essere compito prioritario. Ci rendiamo conto delle difficoltà di bilancio che attraversiamo, ma 600 milioni vanno trovati assolutamente. Il Commissario Bondi è al lavoro per contenere gli sprechi. I primi fondi recuperati dovranno servire per la non autosufficienza: è un provvedimento dovuto di equità sociale. 

A PARTIRE DALLE ORE 10,30 DEL 7
GIUGNO, DAVANTI AL MINISTERO DELL'ECONOMIA 
IN VIA XX SETTEMBRE 97, PRESIDIO DEI MALATI GRAVISSIMI. 
Avrà l'onere e l'onore di incontrare malati in carrozzina, che respirano e si alimentano tramite macchine. Verremo da tutt'Italia, isole comprese, in nave, in aereo, ambulanze e mezzi speciali. Non vedrà persone atterrite ma volti degni, lottatori pronti a tutto, anche a correre il rischio di morire. Siamo determinati perché vogliamo ottenere quel qualcosa senza il quale la vita non avrebbe senso: la possibilità di condurre un'esistenza dignitosa! 



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